Coi vecchi codici penali e civili, 10mila origami. Accade in Belgio, complici il designer Charles Kaisin e i detenuti del carcere di Bruxelles
Sembra di assistere a una pena che segue la legge del contrappasso dantesca, a vedere dei carcerati intenti a realizzare 10mila origami con le pagine di vecchi codici civili e penali. È in realtà l’idea del designer belga Charles Kaisin, per l’allestimento dell’immensa sala dei pas perdu del Palazzo di Giustizia di Bruxelles, realizzata in […]
Sembra di assistere a una pena che segue la legge del contrappasso dantesca, a vedere dei carcerati intenti a realizzare 10mila origami con le pagine di vecchi codici civili e penali.
È in realtà l’idea del designer belga Charles Kaisin, per l’allestimento dell’immensa sala dei pas perdu del Palazzo di Giustizia di Bruxelles, realizzata in occasione del bicentenario della città. Supera anche le mille gru di carta della tradizione nipponica che, se realizzate da una sola persona, consentirebbero l’avverarsi dei suoi desideri. Kaisin moltiplica per 10 la quantità di origami, arte che lo stesso designer ha appreso in Giappone in un anno, e per 15 le persone impiegate nella piegatura della carta, in questo caso i detenuti. Il risultato è sorprendente un campo di fiori di iris sospesi, a diverse altezze, da fili rossi.
Il vento interviene sulla stabilità dell’installazione e il passaggio sotto questo cielo di origami è suggestivo. Non è un caso che lo stesso designer sia noto per oggetti in carta e materiali riciclati (Hair Chair e K-Bench). Come i grandi maestri del passato, ha trovato la sua materia prima d’elezione e ora la plasma in tutte le sue forme.
– Valia Barriello
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati