E a Mestre per ristrutturare un centro culturale fanno una piccola Public Company. Chi vuol aiutare Sottobosco Project Space?
Riattivare uno stabile in disuso mettendo in moto un meccanismo di riconversione che lo restituisca al tessuto urbano e ai suoi abitanti come spazio per la produzione culturale. Quale tessuto urbano? Quello di Mestre, dove il collettivo Sottobosco, nato nel 2009 come piattaforma indipendente per la progettazione culturale, si è messo all’opera in questa direzione. […]
Riattivare uno stabile in disuso mettendo in moto un meccanismo di riconversione che lo restituisca al tessuto urbano e ai suoi abitanti come spazio per la produzione culturale. Quale tessuto urbano? Quello di Mestre, dove il collettivo Sottobosco, nato nel 2009 come piattaforma indipendente per la progettazione culturale, si è messo all’opera in questa direzione.
Il problema è che non hanno i soldi per farlo. Arrendersi? Neanche per idea, e allora la soluzione scelta è stata quella di ottenere dai proprietari degli immobili un comodato d’uso per un periodo non inferiore ai 24 mesi in cambio dei lavori di ripristino estetico. Il risultato finale sarà Sottobosco Project Space, uno spazio multifunzionale, diviso essenzialmente in due ambienti: uno a carattere pubblico, che ospiterà l’archivio artisti di Sottobosco, le talks, gli ShowDesk e tutti gli altri progetti di natura pubblica; ed uno ad uso del collettivo, che allestirà qui il proprio laboratorio di produzione.
Per sostenere le spese della ristrutturazione, il collettivo si è appoggiato alla piattaforma di crowdfunding Produzioni dal Basso, attraverso la quale chiedere in maniera formale il supporto economico di amici e coloro che li seguono. Entro il 1 luglio l’obbiettivo è raggiungere il totale di 200 quote, bastano 10 euro, il link è qui sotto.
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