L’Italia che emigra. Alfredo Cramerotti va a dirigere un importante centro d’arte in Galles
La prima reazione è improntata alla soddisfazione, per noi di Artribune anche un po’ all’orgoglio; ma poi la riflessione tira in ballo anche la rassegnazione, e pure un filo di amarezza. Di che parliamo? Di un nuovo importante successo di un critico italiano fuori dal suolo patrio: come Artribune è in grado di anticipare, Alfredo […]
La prima reazione è improntata alla soddisfazione, per noi di Artribune anche un po’ all’orgoglio; ma poi la riflessione tira in ballo anche la rassegnazione, e pure un filo di amarezza. Di che parliamo? Di un nuovo importante successo di un critico italiano fuori dal suolo patrio: come Artribune è in grado di anticipare, Alfredo Cramerotti – il curatore italiano ma giramondo, condirettore dell’ultima edizione di Manifesta a Murcia e attualmente curatore al centro d’arte QUAD di Derby – è il nuovo direttore della Mostyn Art Gallery, il principale centro d’arte del Galles, basato nella piccola cittadina di Llandudno ma accreditato di buonissima reputazione sia nel Regno Unito che all’estero.
E certamente con un grande potenziale, se è vero che è reduce da un progetto di espansione curato dallo studio di architettura Ellis Williams – quello del Baltic Art Center di Gateshead, fra l’altro – costato oltre 5 milioni di sterline. Dicevamo anche dell’orgoglio, dal momento che fra molto altro Cramerotti ha anche contribuito con la sua firma al debutto di Artribune, e noi speriamo che continui pure a farlo… Ma la riflessione amara, ora: un nuovo “cervello in fuga”, che ovviamente non ha trovato spazio nell’italietta dei cortili e dei campanili, pur in un momento di turnover in diverse posizioni museali…
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