Public urbanism (e anche public art), a Manhattan Diller Scofidio + Renfro firmano il secondo step della High Line
In breve è divenuto un caso di studio in tema di architettura e urbanistica “green”, di riconversione di un manufatto ormai obsoleto e pure scomodo in una risorsa in grado di migliorare la qualità della vita. Il tutto inserito in un groviglio metropolitano senza pari come quello di Manhattan: è lì che lo studio newyorkese […]
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In breve è divenuto un caso di studio in tema di architettura e urbanistica “green”, di riconversione di un manufatto ormai obsoleto e pure scomodo in una risorsa in grado di migliorare la qualità della vita. Il tutto inserito in un groviglio metropolitano senza pari come quello di Manhattan: è lì che lo studio newyorkese Diller Scofidio + Renfro ha creato la famosa High Line, oasi di verde e – relativa – tranquillità sul tracciato della vecchia sopraelevata.
Il primo tratto è stato inaugurato a giugno 2009, fra Gansevoort Street – Meatpacking District – e la West 34th Street, svelando presto anche un ricco programma di public art, che nei mesi ha visto passare installazioni di artisti come Sarah Sze, Joel Sternfeld, Stephen Vitiello, Spencer Finch, o performance come quelle della Trisha Brown Dance Company. Ora a due anni esatti inaugura la High Line Section 2, che corre fra la West 20th e la West 30th Streets, disegnata ancora da Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con James Corner Field Operations. Dall’apertura nel giugno 2009 il parco, che quando sarà terminata la terza e ultima sezione si estenderà per un miglio e mezzo, ha attirato quasi due milioni di visitatori all’anno.
Oltretutto, i dati dimostrano come l’investimento fatto dall’amministrazione si sia ampiamente ripagato dalla rivalutazione dei corsi immobiliari dei palazzi circostanti e conseguenzialmente sulle trattenute effettuate dall’erario di Mister Bloomberg. Capita l’antifona, amministratori italici?




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