Come residenza, un castello. Tanti i nomi noti arrivati in Umbria con i progetti della Civitella Ranieri Foundation
Artisti che si stimolano a vicenda, al di fuori da atmosfere competitive, in un clima di rispetto e supporto. Dove? In una collina umbra, sulla strada che va da Umbertide a Gubbio, ovvero a Civitella Ranieri, un castello rinascimentale che da anni offre ospitalità a giovani talenti. A creare la Fondazione Civitella Ranieri è stata […]
Artisti che si stimolano a vicenda, al di fuori da atmosfere competitive, in un clima di rispetto e supporto. Dove? In una collina umbra, sulla strada che va da Umbertide a Gubbio, ovvero a Civitella Ranieri, un castello rinascimentale che da anni offre ospitalità a giovani talenti. A creare la Fondazione Civitella Ranieri è stata la filantropa svizzera Ursula Corning, newyorchese di adozione, la cui famiglia possedeva questa contea sin dal XV secolo. L’idea nacque dalle estati passate in compagnia dei suoi amici artisti, scrittori, poeti, musicisti, soprannominati i “Civitelliani”, con la bellissima natura umbra a fornire loro ispirazione.
Nel 1992 è stato istituito il Civitella Ranieri Center, punto d’incontro per giovani interessati all’arte, alla musica, alla letteratura e alla poesia, finanziato dalla Civitella Ranieri Foundation, organizzazione con sede a New York. La Fondazione seleziona unicamente su invito giovani di talento da tutto il mondo, e ad ogni membro viene assegnata una suite con camera da letto, bagno, studio, sala da pranzo. Il progetto prevede la residenza di questi creativi, finalizzata a portare a termine i loro progetti oppure avviarne di nuovi.
Il progetto di quest’anno si articola su questa domanda: Attraverso quali forme di relazione immagini una società migliore? Cercheranno di rispondere gli italiani Riccardo Benassi, Manfredi Beninati, Ettore Favini, Loredana Longo, Ivan Malerba, Valerio Rocco Orlando, Riccardo Previdi, Pietro Ruffo, Francesco Simeti. Tra gli internazionali Mark Strand, Marcia Ferguson, Monica Ferrell, Lucy Clink, Jose Manuel Lopez, Overton Lloyd, Samantha Schweblin, Andy Milne, Ishmael Beah, Sreshta Premnath, Peter Orner, Joanne Bailie.
Lo scorso 6 giugno Loredana Longo ha realizzato un’installazione nel corpo centrale del Castello, dove è situata l’antica libreria chiusa al pubblico, motivo che ha suggerito all’artista di nasconderla completamente con decine di metri di stoffa nera. L’installazione-performance si intitola Black Library, No Reading Please, accompagnata dalla proiezione di alcuni video precedenti dell’artista catanese.
– Martina Gambillara
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