La rivincita dell’arte antica. 70 milioni di dollari, record in Germania per una Madonna di Hans Holbein
Giusto qualche giorno fa riflettevamo sui prezzi da capogiro raggiunti in asta da oggetti non propriamente ascrivibili a categorie “artistiche”, come l’abito di Marilyn Monroe, battuto a quasi cinque milioni di dollari, molto più di quanto ottenuto da importanti opere, soprattutto di arte antica. Ora arriva la riscossa, per certi versi confortante, anche se rischia […]
Giusto qualche giorno fa riflettevamo sui prezzi da capogiro raggiunti in asta da oggetti non propriamente ascrivibili a categorie “artistiche”, come l’abito di Marilyn Monroe, battuto a quasi cinque milioni di dollari, molto più di quanto ottenuto da importanti opere, soprattutto di arte antica.
Ora arriva la riscossa, per certi versi confortante, anche se rischia di essere la classica eccezione che conferma la regola. L’imprenditore miliardario tedesco Reinhold Wuerth si è infatti aggiudicato per oltre 70 milioni di dollari una Madonna di Hans Holbein del 1525, battendo l’offerta del museo Staedel di Francoforte. Wuerth ha comprato l’opera da una famiglia aristocratica tedesca discendente da Carlo Magno, ed il museo, dove l’opera è stata esposta dal 2003, ha visto respinta la propria offerta di 57 milioni di dollari.
Christoph Graf Douglas, il mercante d’arte che ha negoziato la vendita, ha rivelato che il prezzo finale di vendita – la cifra più alta mai pagata in Germania per un pezzo d’arte dopo la Seconda Guerra Mondiale – avrebbe potuto essere molto più consistente, non fosse stato per una clausola del venditore che impediva l’uscita del dipinto dalla Germania, cavillo che ha impedito l’entrata di altri potenziali compratori. La madonna con la famiglia del sindaco Meyer – il dipinto in questione – è un olio di Holbein il Giovane del 1525-28, realizzato su commissione del sindaco di Basilea.
Wuerth, che possiede una collezione d’arte di oltre 14mila pezzi, ha dichiarato che intende tenere l’opera esposta pubblicamente nella Johanniterhalle, un’antica chiesa che la sua famiglia ha convertito in museo. Il dipinto rimarrà esposto nel museo Staedel fino al 24 luglio, per poi essere spostato permanentemente nella Johanniterhalle.
– Sara Todeschini
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