L’Estate lucana? A cielo aperto. Da Stefano Boccalini ad Eugenio Tibaldi, ricco programma artistico a Latronico
Belle d’estate. Sono sempre più in Italia le località che, normalmente appartate e e silenziose, tendono ad emergere nella bella stagione con progetti legati alla cultura o allo spettacolo, spesso assecondando nuove vocazioni legate ai flussi turistici o residenziali. E capita che siano le arti visive, le protagoniste di queste rinascenze: come a Latronico, piccolo […]
Belle d’estate. Sono sempre più in Italia le località che, normalmente appartate e e silenziose, tendono ad emergere nella bella stagione con progetti legati alla cultura o allo spettacolo, spesso assecondando nuove vocazioni legate ai flussi turistici o residenziali. E capita che siano le arti visive, le protagoniste di queste rinascenze: come a Latronico, piccolo centro ai piedi del Pollino, dove l’Associazione Culturale Vincenzo De Luca prosegue il progetto di arte pubblica A cielo aperto. Un’iniziativa che in realtà supera le esigenze effimere legate all’attrattività estiva, ponendosi l’obiettivo di incrementare le installazioni di opere permanenti site specific nel paesaggio urbano del comune.
E quest’anno le proposte si strutturano su diversi livelli: il fulcro restano certo i due progetti site specific permanenti di Stefano Boccalini – Una parola su Latronico – e di Eugenio Tibaldi, dal titolo Una Bandiera per Latronico, svoltosi l’anno scorso e che adesso si conclude con l’inaugurazione della bandiera che verrà issata sul pennone installato sul punto più alto del paese. Una parola su Latronico è invece un progetto in cui l’artista attraverso la “parola” ha voluto “far emergere l’identità del luogo. Parole legate al presente ma anche al passato della comunità. L’artista ha chiesto agli abitanti di Latronico di scegliere una parola che in qualche modo riuscisse a esprimere il legame che esiste con il paese natio, la loro storia personale, delle loro famiglie e le vicende storiche che hanno segnato quel territorio. Una cartolina che raffigura Latronico è stato il tramite tra i cittadini e l’artista, le parole scelte: friddu, lentezza, ospitale, ritorno, vuccularu, zift, i carrar’, quiescente, sono state intagliate nel ferro e diventeranno parte integrante del paesaggio dell’antico borgo”.
Ad arricchire il programma sono poi previsti un Workshop curato da Pasquale Campanella dei Wurmkos e una rassegna di videoarte curata da Mario Gorni.
Inaugurazione: giovedì 18 agosto 2011 – ore 18.30
Latronico (Pz)
Programma dettagliato: www.vincenzodeluca.org
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