L’inizio della fine? L’Olanda taglia i fondi alla cultura, e il Wereldmuseum di Rotterdam mette in vendita parte delle proprie collezioni
La vendita dei tesori artistici rappresenta per un paese un chiaro indizio di crisi finanziaria, l’ultima spia rossa verso un baratro economico che chiamare preoccupante è poco. È quanto potrebbe verificarsi in Olanda dove, come riporta l’agenzia Reuters, il direttore del Wereldmuseum di Rotterdam starebbe pianificando una massiccia vendita delle collezioni di arte africana ed […]
La vendita dei tesori artistici rappresenta per un paese un chiaro indizio di crisi finanziaria, l’ultima spia rossa verso un baratro economico che chiamare preoccupante è poco. È quanto potrebbe verificarsi in Olanda dove, come riporta l’agenzia Reuters, il direttore del Wereldmuseum di Rotterdam starebbe pianificando una massiccia vendita delle collezioni di arte africana ed americana, con l’obbiettivo di saldare i debiti attuali e per rinforzare il capitale del museo in vista delle imminenti recessioni economiche.
“Venderemo l’intera collezione di arte africana ed arte americana, e conserveremo solo i pezzi migliori delle altre sezioni, in modo da poterci concentrare sull’arte dell’Asia”, ha dichiarato Stanley Bremer, direttore del Wereldmuseum. Il governo olandese ha pianificato tagli alla cultura per circa 200 milioni di euro, manovra che sortirà i suoi effetti a partire dal 2013, e in futuro obbligherà i musei a recuperare il 17,5% delle proprie risorse da partners privati o da enti di finanziamento non governativi.
Resta da vedere se le opere del Wereldmuseum potranno rimanere in territorio nazionale, ed essere cioé acquistate da altri musei in modo da preservarle al patrimonio culturale olandese.
– Alessandro Marzocchi
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