Sconfitti, ma anche no. I fratelli De Serio tornano dal Festival di Locarno con due premi secondari
“Locarno, è toto-Pardo, De Serio tra favoriti”. Quando le notizie che circolano sono di questo tono, se poi capita che non si vinca, si è comunque sconfitti. Capita ai fratelli torinesi Gianluca e Massimiliano De Serio, ben noti nell’artworld come artisti visivi, finalisti – per dirne una – al Premio Italia Arte Contemporanea del 2011. […]
“Locarno, è toto-Pardo, De Serio tra favoriti”. Quando le notizie che circolano sono di questo tono, se poi capita che non si vinca, si è comunque sconfitti. Capita ai fratelli torinesi Gianluca e Massimiliano De Serio, ben noti nell’artworld come artisti visivi, finalisti – per dirne una – al Premio Italia Arte Contemporanea del 2011.
I gemelli, nella loro versione “cineasti”, erano anche in concorso al 64° Festival del cinema di Locarno, con il film Sette opere di misericordia, che aveva molto ben impressionato pubblico e critica dopo la presentazione svizzera. E le attese – a ben guardare – non sono certo andate deluse: al loro esordio sulla scena cinematografica “ufficiale”, i due se ne tornano con ben due riconoscimenti, un’affermazione decisamente incoraggiante, anche se non si tratta di premi assoluti.
Nel festival che ha visto il trionfo di Abrir puertas y ventanas (Aprire porte e finestre), opera prima di Milagros Mumenthaler, i De Serio sono giunti secondi nel Premio giuria dei giovani, aggiudicandosi anche il Premio Don Quijote, assegnato dalla Federazione Internazionale dei Cineclub.
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