Avete caricato l’iPhone? Altrimenti, niente mostra. Già, perché Filippo Solibello (proprio quello di Caterpillar) si “vede” solo leggendo i suoi QR Codes
Li trovi sulle magliette, appiccicati in adesivo alle fermate della metro; li trovi nelle pagine delle riviste, pure sull’Artribune di carta, of course. Ed ora finiscono in galleria i QR Codes, codici a barre bidimensionali a matrice: quelli che a fotografarli con lo smart-phone o l’ipad ti rimandano ad un sito web. Filippo Solibello (Milano, […]
Li trovi sulle magliette, appiccicati in adesivo alle fermate della metro; li trovi nelle pagine delle riviste, pure sull’Artribune di carta, of course. Ed ora finiscono in galleria i QR Codes, codici a barre bidimensionali a matrice: quelli che a fotografarli con lo smart-phone o l’ipad ti rimandano ad un sito web.
Filippo Solibello (Milano, 1972), voce del Caterpillar di Radio2, ne disegna dieci: dieci inediti ritratti di altrettante personalità decisamente famose, esposti – solo per tre giorni – alla Gloriamaria Gallery di Milano; il click dello smartphone ti lancia su youtube, ed un video ti consegna l’idea che Solibello s’è fatto del personaggio. Come raccontare Marco Pantani? Con un video di Amy Winehouse. E come Ronald Reagan? Attraverso il primo film dei Fratelli Lumiére.
Non sempre le associazioni sono stimolanti e pungenti (indovinate chi appare cliccando su Lady Diana…) ma il lavoro è tutt’altro che banale o immediato: creare un risultato esteticamente apprezzabile non è stato semplice, considerato che le leggi del gusto si sono dovute accordare a quelle della tecnologia; perché i QR Codes lavorano solo sul bianco e nero, imponendo paletti cromatici che è stato necessario aggirare ad arte. Insomma, se ve li siete persi, vi toccherà aspettare la prossima mostra: intanto, date una sbirciata alle foto di Nicola Marfisi nella gallery di Artribune…
– Francesco Sala
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