Rivoli in crisi? Divampa polemica sui quotidiani torinesi. E Luca Beatrice affila le armi per dare l’assalto al Castello
Sembra di esser tornati all’epoca della nomina dei nuovi direttori, quando infuriò per settimane la polemica. O, almeno, ci sono tutti gli elementi per prevedere una situazione simile. Capita infatti che da qualche giorno, a proposito del Castello di Rivoli, le pagine locali e de La Repubblica e La Stampa si diano il cambio come […]
Sembra di esser tornati all’epoca della nomina dei nuovi direttori, quando infuriò per settimane la polemica. O, almeno, ci sono tutti gli elementi per prevedere una situazione simile. Capita infatti che da qualche giorno, a proposito del Castello di Rivoli, le pagine locali e de La Repubblica e La Stampa si diano il cambio come in una staffetta. E non certo per elogiare l’operato del duo Bellini-Merz.
Ha iniziato Marina Paglieri su Repubblica Torino, con un articolo intitolato Rivoli, l’autunno del castello da simbolo a museo fantasma, una sorta di “inchiesta” compiuta in veste di visitatrice, che si trova sale chiuse per allestimento e indicazioni contraddittorie. Un pezzo che non vincerà il Premio Pulitzer, ma pungente e velenoso. Forse in maniera anche irrituale.
Questo succedeva il 9 settembre. E due giorni dopo, su La Stampa Torino, prendeva la parola Andrea Bellini. E alla domanda che citava, fra le varie componenti del sistema dell’arte torinese, le “mostre low cost di Luca Beatrice”, il condirettore replicava: “Nell’enogastronomia nessuno si sognerebbe di confondere uno stellato Michelin con una buona osteria. Entrambi, in misura diversa, sono fondamentali al benessere di un ecosistema sano. Confondere i livelli non serve a nessuno, tanto meno al pubblico”.
Non si è fatta attendere la replica sulle medesime colonne, giunte il giorno seguente. Così Silvia Francia intervista il collaboratore del medesimo quotidiano, ovvero Luca Beatrice. Che non le manda certo a dire, sin dal titolo virgolettato: “Al museo di Rivoli serve un nuovo gruppo dirigente”. La foto che accompagna l’intervista suggerisce la risposta: ritrae Luca Beatrice in compagnia dell’assessore regionale alla cultura, Michele Coppola…
Arriviamo a oggi, e ancora su La Stampa Torino si trova un’altra intervista, questa volta a Roberto Casiraghi. Quel Casiraghi che si è inventato Artissima (la fiera che, dopo la partenza di Casiraghi, è stata diretta da Andrea Bellini prima del passaggio di testimone a Francesco Manacorda) e che tornerà a Torino con la fiera The Others. E che fra l’altro dichiara: “Il problema è che Bellini e Merz mancano di relazioni e non sanno fare la comunicazione di se stessi”.
– Marco Enrico Giacomelli
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