Il nostro marchio? È da museo. E la Campari inaugura nuovi spazi nella galleria progettata da Mario Botta a Sesto San Giovanni
Pensavate che fosse il classico fuoco di paglia, un’infatuazione nata per celebrare – lo scorso anno – i 150 anni di storia dell’azienda e culminata con l’inaugurazione del museo disegnato da Mario Botta quasi nel centro di Sesto San Giovanni? Beh, vi sbagliavate, perché l’impegno della Campari nelle arti visive risale molto indietro nel tempo, e […]
Pensavate che fosse il classico fuoco di paglia, un’infatuazione nata per celebrare – lo scorso anno – i 150 anni di storia dell’azienda e culminata con l’inaugurazione del museo disegnato da Mario Botta quasi nel centro di Sesto San Giovanni? Beh, vi sbagliavate, perché l’impegno della Campari nelle arti visive risale molto indietro nel tempo, e non intende certo subire flessioni.
A testimoniarlo arriva ora, a poco più di un anno dall’apertura, l’inaugurazione del secondo piano della Galleria Campari, interamente dedicato al prodotto, in tutte le sue forme. Cinque stanze a tema per seguire l’evoluzione del marchio Campari da fine ‘800 ad oggi, attraverso un percorso tra oggetti di design che ripercorrono le tappe della storia del brand, dagli shaker ai bicchieri, vassoi, bottiglie, menu, dischi ed orologi originali degli anni ’60 e ’70. A disposizione degli ospiti – l’apertura al pubblico è fissata al 15 settembre – anche un Gift&Book Shop nel quale si possono acquistare immagini artistiche e memorabilia Campari.
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