Robe che se succedessero qui, l’Italia diventerebbe ancor più zimbello di quel che è. A Londra stop per il cantiere della nuova Tate. E i lavori restano a metà
Puoi anche chiamarti Tate Modern, ma se ti mancano 64 milioni di sterline – circa 75 milioni di euro – non vai da nessuna parte. È così che i Tate Trustees alla fine si sono dovuti arrendere: l’ampliamento del celebre museo di Herzog & de Meuron, sbandierato come uno dei fiori all’occhiello di una Londra […]
Puoi anche chiamarti Tate Modern, ma se ti mancano 64 milioni di sterline – circa 75 milioni di euro – non vai da nessuna parte. È così che i Tate Trustees alla fine si sono dovuti arrendere: l’ampliamento del celebre museo di Herzog & de Meuron, sbandierato come uno dei fiori all’occhiello di una Londra tirata a lucido in vista delle Olimpiadi del 2012 e previsto sopra le vecchie cisterne dell’olio a fianco dell’attuale museo, mancherà clamorosamente all’appello.
Certo, ora il presidente Lord Browne si affanna ad indorare la pillola, annunciando che comunque una parte dei nuovi spazi sarà agibile entro la data prefissata, fra cui i serbatoi della ex centrale elettrica e tre spazi sotterranei. Ma il dato sensibile è questo: stop ai cantieri per l’edificio da 11 piani, tutto rinviato al 2016. E dopo che il governo ha tagliato i finanziamenti del 15%, caccia aperta ai fondi mancanti, per il completamento delle strutture ma anche per la gestione ordinaria.
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