Cherchez la femme. E se la femme è la cantautrice Pilar, trovate sia la musica che il cinema, l’arte, il teatro. Tutto dentro a un videoclip, di cui vi mostriamo anche il backstage
“Ama l’autunno, i frutti di stagione, i boschi della Borgogna, la prua della barche a vela e le parole che la rincorrono”. Con questa notazione intima e leggera si chiude la biografia di Pilar, giovane cantautrice romana – al secolo Ilaria Patassini –, la cui ricerca musicale attinge dalla migliore tradizione del pop italiano d’autore, […]
“Ama l’autunno, i frutti di stagione, i boschi della Borgogna, la prua della barche a vela e le parole che la rincorrono”. Con questa notazione intima e leggera si chiude la biografia di Pilar, giovane cantautrice romana – al secolo Ilaria Patassini –, la cui ricerca musicale attinge dalla migliore tradizione del pop italiano d’autore, arrivando a riferimenti disparati, da Lhasa de Sela a Dulce Pontes, da Antony and the Johnsons a Ivano Fossati.
Bellissima, forte presenza scenica (con tanto di backgorund teatrale), un timbro vocale cristallino esaltato da straordinarie qualità tecniche, Pilar canta in italiano, spagnolo, francese e tedesco, dispiegando i suoi testi introspettivi lungo intrecci melodici suadenti.
Arriva il 18 ottobre, per la UpArt Records, Sartoria italiana fuori catalogo, nuovo disco seguito da relativo tour, che dalla Sicilia la porterà fino a Brergamo, toccando le principali città italiane. Per il lancio della sua ultima fatica, Pilar s’inventa una chicca che intriga, già a partire dall’idea. Ed eccola di bianco vestita, persa tra le vie di un bosco in cerca della propria femminilità selvatica, unica protagonista di un videoclip che fa da traino all’album e accompagna il singolo-teaser, Cherchez la femme, partorito – come gli altri pezzi – dal felice incontro con il collega Bungaro.
Un progetto d’autore, giocato sull’incrocio tra linguaggi creativi e lo slittamento di ruolo tra artisti. Alla regia una coppia di attori, Vinicio Marchioni (direttamente dalla fortunata serie tv Romanzo Criminale) e la compagna Milena Mancini; direttore della fotografia è il videoartista Davide Sebastian, che nell’uso di luci calde, sfaldate in una grana umbratile-argentea, evoca il suo immaginario visivo legato alla ricerca sul paesaggio; della scenografia s’è occupato invece lo scultore Davide Dormino, già scenografo dei tour di Elisa, mentre il compositore Diego Buongiorno – reduce dal mixaggio del suo nuovo album in Islanda, negli studi dei Sigur Ros – si cimenta come suo assistente, accanto ad Emanuela Barilozzi, attrice.
A sostenere il video la giovanissima Giovanna Mirabella, attiva nel campo della comunicazione in ambito musicale e cinematografico, e lo stesso Dormino, per l’occasione reinventatisi entrambi producer.
E noi, che tanto ci facciamo catturare da questi esperimenti trasversali e indipendenti, vi mostriamo qui, assieme al clip, un po’ di immagini del set e del booklet (d’autore pure quelle, tutte del fotografo Paolo Soriani). Mentre domani, in anteprima esclusiva per Artribune Television , arriva un videoreport del backstage, con interviste incluse…
– Helga Marsala
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