Con la crisi le gallerie, specie quelle molto scenografiche, devono tentare il tutto per tutto per comprimere i costi fissi. Ecco perché Lia Rumma diventa… un’enoteca
Enotecari, sommelier, ristoratori, in mezzo alle sculture di Vanessa Beecroft? E per di più per un tasting, che sarebbe una forma aggraziata per chiamare una degustazione di vini diretta – dichiaratamente – agli operatori del settore che poi questi vini dovrebbero acquistare? Proprio così, e nessun sopracciglio alzato, please. Succede che le gallerie, intelligentemente, quando […]
Enotecari, sommelier, ristoratori, in mezzo alle sculture di Vanessa Beecroft? E per di più per un tasting, che sarebbe una forma aggraziata per chiamare una degustazione di vini diretta – dichiaratamente – agli operatori del settore che poi questi vini dovrebbero acquistare? Proprio così, e nessun sopracciglio alzato, please.
Succede che le gallerie, intelligentemente, quando sono bellissime e di impatto come la Lia Rumma di Milano, si prestino – come in area anglosassone accade da decenni – anche a mille altri utilizzi a mo’ di “location”. Utilizzi che generano per le gallerie una ulteriore e alternativa forma di reddito e che dunque rendono meno onerosa nel bilancio annuale la voce per la manutenzione degli spazi. E allora avanti con serate, degustazioni, eventi aziendali, set per cinema e tv.
Nel caso di Lia Rumma, peraltro, siamo in tema di enologia, e quindi i link con l’arte sono tutt’altro che da inventare: l’ospite è Heres, società di servizi per produttori di vino di alta qualità, che organizza la settima edizione del suo Grand Tasting, con presentazione del “catalogo” di birre, vini italiani e di importazione, superalcolici. Non è questione di svendersi, è questione di trovare una chiave di lettura per sopravvivere ai marosi di una crisi agghiacciante…
Lunedì 3 ottobre 2011 – ore 15.00
Via Stilicone 19 – Milano
www.heres.it – www.liarumma.it
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