E al Museo il visitatore è artista tra gli artisti. Il Maxxi diventa Taxxi, un veicolo molto speciale da condurre…
Che succede se i visitatori di un museo si trasformano in performer? È con questa singolare sfida che gioca Taxxi, evento conclusivo di un progetto del Dipartimento educazione del Maxxi, curato dall’artista Myriam Laplante, ideato e realizzato dalla stessa Laplante insieme ai colleghi Petra Arndt, Ali Assaf, Ilaria Loquenzi, Branislav Petric, Ganni Piacentini. Sessanta persone […]
Che succede se i visitatori di un museo si trasformano in performer? È con questa singolare sfida che gioca Taxxi, evento conclusivo di un progetto del Dipartimento educazione del Maxxi, curato dall’artista Myriam Laplante, ideato e realizzato dalla stessa Laplante insieme ai colleghi Petra Arndt, Ali Assaf, Ilaria Loquenzi, Branislav Petric, Ganni Piacentini.
Sessanta persone in tutto, invitate a prendere possesso del museo assieme ai sei artisti, per una performance condivisa che gioca sull’inversione di ruolo: da pubblico passivo a pubblico attivo e compartecipe. L’ideale appropriazione degli ambienti coinvolgerà gli spazi aperti al transito (l’ingresso, le scale, la piazza), mentre azioni, tableaux vivants, video e suoni elaborati durante i workshop creeranno un’installazione collettiva.
L’obiettivo? Dimostrare che il museo non è un tempio per iniziati, ma un luogo in cui qualunque visitatore è protagonista, elemento centrale invitato a relazionarsi col contesto in maniera dinamica, intima, diretta. Stare al museo, insomma, come stare un po’ a casa propria. O come salire alla guida di un Taxxi, trasformandosi da passeggero ad autista indipendente.
– Helga Marsala
Sabato 15 ottobre 2011 – ore 18
Via Guido Reni, 4 – Roma
www.fondazionemaxxi.it
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