Mostre, residenze, workshop, e per scenografia una villa del 700 nella campagna friulana. Al via l’ambizioso programma di Guado dell’Arciduca
Una serie di aree espositive che si articolano all’interno di un borgo settecentesco, pronti ad accogliere un articolato programma di eventi e progetti di formazione nel contemporaneo caratterizzati da mostre, residenze, workshop, convegni. Progetti focalizzati sull’analisi e sullo studio delle innovazioni e sperimentazioni legate all’architettura e al design industriale, con particolare attenzione al “verde”, all’architettura […]
Una serie di aree espositive che si articolano all’interno di un borgo settecentesco, pronti ad accogliere un articolato programma di eventi e progetti di formazione nel contemporaneo caratterizzati da mostre, residenze, workshop, convegni. Progetti focalizzati sull’analisi e sullo studio delle innovazioni e sperimentazioni legate all’architettura e al design industriale, con particolare attenzione al “verde”, all’architettura di paesaggio, al gardening design, alla pittura di ispirazione paesaggistica e all’installazione ambientale.
Idee chiare quanto ambiziose, soprattutto perché partono da un’area periferica come può esserlo la campagna friulana, quella di Nogaredo al Torre in provincia di Udine: è qui che debutta con le sue attività l’Associazione Guado dell’Arciduca, nell’affascinante location offerta da una villa del 1755 racchiusa dalle barchesse laterali, un grande parco e i borghi antichi in sasso e mattoni. In questa cornice, architetti, designers, storici, scienziati, artisti e creativi di livello internazionale sono invitati – con la supervisione di AtemporaryStudio – a “soggiornare ed a dare il loro contributo per rivitalizzare la storia con l’energia del contemporaneo”.
La programmazione culturale si inaugura con Painting Detours, articolato progetto di formazione ideato e curato da Andrea Bruciati e composto da due esposizioni e una residenza incentrati sullo sviluppo delle pratiche pittoriche. La prima mostra – titolo Senza di te, che sarei mai io?, titolo tratto da Le Confessioni di Un Italiano di Ippolito Nievo – vede coinvolti gli artisti Luca Bertolo, Francesco De Grandi, Maria Morganti e Marco Neri. A seguire, ad aprile 2012, un workshop di un mese rivolto a dieci artisti, tutti rigorosamente under 40, selezionati dal curatore e dai protagonisti della mostra inaugurale, per l’occasione in veste di tutor. Gli artisti che parteciperanno alla residenza sono Riccardo Baruzzi, Thomas Braida, Silvia Chiarini, Sara Enrico, Pesce Khete, Ivan Malerba, Gionata Ozmo Gesi, Dario Pecoraro, Vito Stassi, Lucia Veronesi.
Inaugurazione: sabato 22 ottobre 2011
Villa Gorgo – Guado dell’Arciduca
Nogaredo al Torre (Ud)
www.guadodellarciduca.com
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