Nuovo spazio “architettato” da Tadao Ando nel quadrilatero della moda a Milano. No, non è una ulteriore sede della Fondazione Pinault, solo un negozio di abiti. Sempre veneziano però
È il quarto showroom monomarca aperto nel giro di solo un anno solare, da luglio 2010, ma la continuità è ancora garantita da un nome che non ammette repliche. Dopo Tokyo, Kitzbuhel e Courmayeur, il marchio veneziano di abbigliamento Duvetica approda dal 27 ottobre nella capitale del nord: e come per gli altri spazi, la scelta dell’archistar a […]
È il quarto showroom monomarca aperto nel giro di solo un anno solare, da luglio 2010, ma la continuità è ancora garantita da un nome che non ammette repliche. Dopo Tokyo, Kitzbuhel e Courmayeur, il marchio veneziano di abbigliamento Duvetica approda dal 27 ottobre nella capitale del nord: e come per gli altri spazi, la scelta dell’archistar a cui è stato affidato l’intero progetto è quella del giapponese Tadao Ando. Location, uno spazio di 220 metri quadri in via della Spiga.
Le parole d’ordine della ristrutturazione dei locali? Minimalismo e tecnologia: su austeri muri in cemento risaltano fra l’altro due schermi piatti con sistema di rilevazione RFID a disposizione dei clienti. Uno shopping con tutti i comfort multimediali immaginabili, schermi touch screen a cui accostare il prodotto per esplorarne la gamma completa, e qualche esagerazioni come un proiettore che visualizza su un cristallo il registratore di cassa (sì, a dirla così è un po kitsch). E anche qui brilla la stella di Ando, che per riequilibrare tale sfarzo tecnologico ha optato per un’architettura e un design lineari e semplici, fatti di materiali concreti che riportano tutti con i piedi per terra. Un pò come il buon lavoro che l’architetto nipponico ha fatto a Venezia per i due spazi della Fondazione Pinault, Palazzo Grassi e Punta della Dogana…
– Valia Barriello
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