Polvere di stelle. Le luci della ribalta londinese si sono abbassate, ma da Christie’s c’è un momento di gloria anche per l’arte australiana
Non solo grandi star a Londra da Christie’s. Non si è trattato di certo di un’asta con cifre da far girar la testa, ma l’appuntamento Modern and Contemporary Australian Art (con l’aggiunta di qualche opera proveniente dal continente africano) che si è tenuto a South Kensington, la scorsa settimana, contiene senz’altro dei forti elementi di […]
Non solo grandi star a Londra da Christie’s. Non si è trattato di certo di un’asta con cifre da far girar la testa, ma l’appuntamento Modern and Contemporary Australian Art (con l’aggiunta di qualche opera proveniente dal continente africano) che si è tenuto a South Kensington, la scorsa settimana, contiene senz’altro dei forti elementi di interesse. 43 i lotti venduti su 71, per un totale di 437.375 sterline. Le opere più apprezzate, tanto da costituire i top lot, sono state senz’altro quelle appartenenti al secolo scorso e al nuovissimo continente.
Primo in classifica Arthur Merric Bloomfield Boyd, con il suo Shoalhaven – Broken Cliff Face, senza data, stimato tra I 60 e gli 80mila pound e battuto per oltre 91mila. Ex equo, Brett Whitheley con il suo Untitled (Warm painting) del 1961, venduto per la stessa cifra. A seguire, Rupert Charles Wusteln Bunny il cui Idle Hours realizza circa 43mila pound. I lotti seguenti si mantengono su cifre non da prima pagina, che comunque però rispettano o superano di gran lunga la cifra iniziale, per un catalogo molto raffinato che ha proposto alcune chicche e opere di grande qualità, come Two Yellow Trucks di Jasper Nights, Siloko Road di Ben Enwonwu o A May morning di Robert Gwelo Goodman.
– Santa Nastro
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