Que viva Baratta! Certo non si può dire che Malgara abbia avuto un comitato d’accoglienza eh… E La Nuova Venezia lancia pure una sottoscrizione

“Ministro ci ripensi”. Comincia così, secco e diretto, il pezzo con il quale il quotidiano veneto La Nuova Venezia lancia un appello a Galan perché riconsideri la decisione di “trombare” Paolo Baratta dalla presidenza della Biennale, rimpiazzandolo con Giulio Malgara. Appello che peraltro invita i lettori a sottoscrivere sul proprio website.
“Quattro anni intensi, pieni di iniziative che hanno insieme accresciuto il prestigio della Biennale in Italia e nel mondo, e rinsaldato, anzi potenziato, il legame tra la città e la sua istituzione culturale per eccellenza”. Ancora una volta non è tanto la disistima per il manager incaricato a muovere gli animi, quanto l’incredulità – nell’Italia dissestata di oggi – davanti alla rimozione di un presidente che aveva lavorato bene, mettendo più o meno tutti d’accordo.
E non mancano – dopo che lo stesso sindaco Giorgio Orsoni aveva giudicato inadeguata la designazione di Malgara – le prime adesioni eccellenti all’appello, da quella del rettore dell’Università di Architettura Amerigo Restucci, alla coreografa e danzatrice Carolyn Carlson (già direttrice della Biennale Danza), al presidente dell’Ateneo Veneto Michele Gottardi, all’assessore comunale all’Ambiente Gianfranco Bettin, al direttore delle Attività Culturali del Comune Roberto Ellero, il regista Gianni De Luigi. L’intellighenzia lagunare che prende posizione con i riflettori puntati: che ambiente si troverà di fronte Malgara, se come sembra il ministro Galan vorrà tenere il punto sulla designazione?

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