Miami Updates: grande austerità, con un pizzico di esuberanza locale, Ecco le prime immagini del Vip Opening di Art Basel
Art Basel prima chiamata. Il Vip Opening ha aperto i battenti alle nove e trenta e dopo poche ore siamo già qui pronti con una prima gallery di immagini per voi. Duecentocinquanta le gallerie in mostra, per una fiera che mostra i muscoli e che si conferma ancora una volta la più importante al mondo. […]
Art Basel prima chiamata. Il Vip Opening ha aperto i battenti alle nove e trenta e dopo poche ore siamo già qui pronti con una prima gallery di immagini per voi. Duecentocinquanta le gallerie in mostra, per una fiera che mostra i muscoli e che si conferma ancora una volta la più importante al mondo. Ma anche la più istituzionale, con un panorama di grandi opere, artisti consolidati e pochi giovani. Anzi pochissimi. Dove negli stand la videoarte – fatta eccezione per le sezioni dedicate – è merce rarissima, e dove trionfano i pezzi da novanta. Artisti, galleristi e professionisti.
Ma naturalmente l’atmosfera di Miami la fa da padrone, così la serietà della proposta di Art Basel Miami Beach viene, e non solo per un attimo, disorientata dalla esuberanza locale, fatta di un gusto roboante e spesso eccessivo, che affonda le sue radici nella cultura pop, l’assenza di tradizioni che diventa meltin pot e nel glamour a tutti i costi locale.
Non stupisce, in tal senso, che la parte più interessante della fiera sembri proprio, ad una prima occhiata, Art Nova, la sezione dedicata ai progetti inediti, non necessariamente di nuovi talenti. Tra le proposte di questa sezione spiccano, una volta tanto, anche gli italiani. Qualche nome? Giuseppe Stampone da Prometeo Gallery e Claudio Parmiggiani da Messen de Clerq.
– Santa Nastro
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