Santiddio che squallore: ci tocca fare il totoministri. Sarà Letta (tranquilli: Enrico!) il nuovo Ministro della Cultura del governo Monti?
Le voci sempre più pressanti prefigurano una partenza falsa, falsissima, del nuovo governo tecnico che dovrebbe essere guidato da Mario Monti e che a quanto pare tecnico non sarà affatto. A parte un Saccomanni di qui e un Bini Smaghi di là, l’esecutivo di emergenza che dovrà nascere la settimana prossima potrebbe incorporare tutta una […]
Le voci sempre più pressanti prefigurano una partenza falsa, falsissima, del nuovo governo tecnico che dovrebbe essere guidato da Mario Monti e che a quanto pare tecnico non sarà affatto. A parte un Saccomanni di qui e un Bini Smaghi di là, l’esecutivo di emergenza che dovrà nascere la settimana prossima potrebbe incorporare tutta una serie di personalità squisitamente politiche da entrambi gli schieramenti che non potranno di certo giovargli. A parte la riconferma di Bobo Maroni che passerebbe come scelta “tecnica” visto l’ottimo lavoro che – secondo la vulgata – il jazzista avrebbe compiuto, altri esponenti dei partiti potrebbe occupare poltrone delicate.
Se il governo Monti farà quel che ci aspettiamo da lui, ovvero un anno e mezzo di cura da cavallo per sbloccare il paese, modernizzarlo, eliminare lacci, burocrazie, corruttele e inefficienze, questo compito per quanto riguarda la cultura (non pizza e fichi, ma secondo alcuni autorevoli indicatori la prima industria del paese con un 12 o un 15% di PIL) potrebbe essere assegnato alle cure di Enrico Letta il quale si ritroverebbe in consiglio dei ministri a dialogare con lo zio Gianni che rimarrebbe saldamente nel ruolo di Sottosegretario alla Presidenza.
Ferme restando le indubbie qualità e la preparazione del “giovane” esponente del PD e inventore del think tank VeDrò, l’auspicio di questa testata è la nomina di una figura autenticamente tecnica, di settore, competente e, ecco la bomba, possibilmente straniera. Tutto questo se si riesce a comprendere che siamo all’ultima spiaggia, all’ultimo treno, all’ultima possibilità in assoluto prima del declino non più recuperabile. (M. T.)
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