Torino Updates: okkay, ora guardate con occhi un po’ diversi quell’area informe di fronte all’Oval. Di fronte alla sede di Artissima sta per nascere un grattacielo firmato Fuksas. E molto altro
Ce l’avete ben chiara in mente quell’area brulla, quel deserto urbano dei tartari che vi si para davanti ogni volta che uscite dall’Oval e guardate verso Via Nizza? Alle vostre spalle la sede di Artissima, alla vostra sinistra le terga di Lingotto Fiere e di fronte a voi la desolazione. Ma che cosa è questo […]
Ce l’avete ben chiara in mente quell’area brulla, quel deserto urbano dei tartari che vi si para davanti ogni volta che uscite dall’Oval e guardate verso Via Nizza? Alle vostre spalle la sede di Artissima, alla vostra sinistra le terga di Lingotto Fiere e di fronte a voi la desolazione. Ma che cosa è questo immondo brownfield torinese che è sopravvissuto anche agli stravolgimenti olimpici del 2006? Si tratta di un’area -per la verità anche con qualche problema di inquinamento – lasciata libera dallo stabilimento della Fiat Avio che un tempo faceva parte del grande compound produttivo del Lingotto via via dismesso e trasformato in centri commerciali, hotel e quartieri fieristici.
Questa è rimasta l’ultima area a dover ancora beneficiare di una trasformazione urbana, ma ne parliamo ora perché pare che finalmente le cose si siano sbloccate. Proprio nei giorni che hanno preceduto l’inizio della fiera, infatti, la Regione Piemonte ha ufficializzato la nascita del cantiere per la sua sede unica, giusto in quest’area. Si tratterà di un filante grattacielo in acciaio e vetro firmato da Massimiliano Fuksas che dovrebbe assestarsi di poco sopra i 200 metri (superando la torre di Intesa San Paolo, in costruzione a Torino) e che sarà solo una parte della riqualificazione dell’area. Come spiegato piuttosto bene dallo stesso Fuksas nel video che vedete sotto, l’attuale vuoto urbano si trasformerà in un vero quartiere fatto da residenze, spazi commerciali e zone per il terziario con le facilities di una nuova stazione ferroviaria a ponte che eliminerà il problema della cesura rappresentata dal vallo ferroviario e dell’arrivo della metropolitana.
Di fronte all’Oval, in particolare, dovrebbe nascere un grande parco di 25mila metri quadrati di verde. Tempi? Meno di tre anni per la torre, ma circa una decina per il completamento complessivo dei tutto il masterplan dell’area.
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