Tate Modern 2.0. Troppo facile farsi una app di guida al museo, Serota & C. ci mettono pure un dizionario dell’arte
Vi è mai capitato di trovarvi di fronte ad un’opera d’arte, oppure di sfogliare le pagine di un catalogo, o ancora di essere impegnati nella lettura di un saggio di arte contemporanea, e di non riuscire a ricordare un particolare, una data o la genesi di un particolare movimento artistico? Da oggi la soluzione ai […]
Vi è mai capitato di trovarvi di fronte ad un’opera d’arte, oppure di sfogliare le pagine di un catalogo, o ancora di essere impegnati nella lettura di un saggio di arte contemporanea, e di non riuscire a ricordare un particolare, una data o la genesi di un particolare movimento artistico? Da oggi la soluzione ai vostri problemi potrebbe essere la nuova app per iPhone e iPad targata Tate Modern, Tate Guide to Modern Art Terms, prodotta da Aimer Media e disponibile da qualche giorno nell’App Store a meno di due sterline.
Con questa applicazione non solo sarà possibile – come abbastanza normale – utilizzare il database della Tate Modern e svolgere ricerche per artista, movimento o tecnica, visualizzare una parte della collezione del museo con l’aiuto della tecnologia pinch-and-zoom, condividere informazioni ed immagini attraverso i più noti social network. Ma lo strumento implementa un vero e proprio conciso ma completo dizionario dei termini artistici, diviso per temi, movimenti, medium e le tecniche artistiche.
La Tate Guide to Modern Art Terms si basa sull’omonima guida cartacea pubblicata nel 2009 per conto della Tate Publishing a cura di Simon Wilson e Jessica Lack, sfruttando il potere della tecnologia per rendere ancora più accessibili le collezioni della Tate Modern e l’immenso patrimonio culturale ad essa collegato.
– Alessandro Marzocchi
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