A proposito di curator run spaces. A Lucca, con una mostra di Nora Schultz, ha aperto Pavillon, evoluzione di P38. Qui video
Lucca si conferma luogo vivace per i curator run spaces, gallerie non-profit nate sotto una spinta curatoriale. L’evoluzione di P38, luogo dal nome minaccioso nato nel 2009, gli ultimi mesi del 2011 hanno visto l’affacciarsi sulla scena cittadina di Pavillon. Un ambiente al piano terra di un palazzo residenziale in centro e molta voglia di […]
Lucca si conferma luogo vivace per i curator run spaces, gallerie non-profit nate sotto una spinta curatoriale. L’evoluzione di P38, luogo dal nome minaccioso nato nel 2009, gli ultimi mesi del 2011 hanno visto l’affacciarsi sulla scena cittadina di Pavillon. Un ambiente al piano terra di un palazzo residenziale in centro e molta voglia di sperimentare, senza limitarsi anche ad andare a fondo sulle questioni del territorio, dell’identità, degli antichi mestieri della città di Lucca. Questo è il percorso, ad esempio, che ha compiuto Nora Schultz, trentasettenne artista tedesca che ha inaugurato lo spazio con una sua personale dedicata al tipico mestiere lucchese, oggi scomparso, del figurinaio, artigiano che lavorava il gesso, creava statuette e le vendeva per strada.
Come P38 anche Pavillon è nato e gestito dalle sapiente mani del curatore Paolo Emilio Antognoli Viti, il quale ci ha aperto la porta (attenzione, Pavillon si schiderà a voi solo su appuntamento) e ci ha accompagnato a girare questo breve video-blitz.
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