Mai più kitsch a Versailles. E ad esorcizzare gli spettri di Koons e Murakami, nel 2013 arriverà Giuseppe Penone
Il grande ciclo delle celebrazioni dell’Arte Povera? Avrà la sua conclusione trionfale in Francia. Quantomeno per uno dei maggiori protagonisti, Giuseppe Penone, che del resto ormai si può considerare mezzo francese, risiedendo per lunghi periodi dell’anno a Parigi, dove insegna fra l’altro alla celebre Ecole des Beaux-Arts. E il luogo della “consacrazione” sarà quanto di […]
Il grande ciclo delle celebrazioni dell’Arte Povera? Avrà la sua conclusione trionfale in Francia. Quantomeno per uno dei maggiori protagonisti, Giuseppe Penone, che del resto ormai si può considerare mezzo francese, risiedendo per lunghi periodi dell’anno a Parigi, dove insegna fra l’altro alla celebre Ecole des Beaux-Arts. E il luogo della “consacrazione” sarà quanto di più sontuoso ci possa essere: nientemeno che la Reggia di Versailles.
Sarà Penone infatti il terzo grande artista contemporaneo a varcare nel 2013 i portoni del castello, dopo Jeff Koons nel 2008 e Takashi Murakami nel 2010. Notate una certa cesura stilistica, nelle scelte? In verità la cosa nasconde una cesura ben più profonda: la distanza fra l’ex guida di Versailles Jean-Jacques Aillagon e Catherine Pégard, che ne ha preso il posto a ottobre 2011. E che, riferendosi alle scelte del predecessore, ha parlato di “due maestri kitsch”. Basta artisti che vengono a Versailles per il ritorno di immagine che ne hanno, insomma. E basta mostre personali: le opere di Penone saranno incluse negli eventi dedicati al paesaggista Le Nôtre per il quarto centenario della nascita.
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