Bologna Updates: solo novità nella lista di Artribune dei ristoranti da provare durante Arte Fiera. Due consigli a Bologna, uno in periferia e uno a Modena. Dove oggi si può mangiare da Massimo Bottura con 7 euro…

Autorevoli voci come quella del Gambero Rosso lo sentenziano: la ristorazione bolognese non è assolutamente all’altezza della storia e delle ambizioni della città. Con un minimo di attenzione non si mangia male, sia chiaro, ma grandi segnalazioni attraverso le quali divertirsi, nella nostra consueta rubrica fieristica di pause gourmet, non son facili da elencare. Cerchiamo […]

Autorevoli voci come quella del Gambero Rosso lo sentenziano: la ristorazione bolognese non è assolutamente all’altezza della storia e delle ambizioni della città. Con un minimo di attenzione non si mangia male, sia chiaro, ma grandi segnalazioni attraverso le quali divertirsi, nella nostra consueta rubrica fieristica di pause gourmet, non son facili da elencare. Cerchiamo di buttare sul tappeto qualche novità. In città, vicino alla Stazione (ne parliamo anche sul nostro Magazine, in distribuzione in questi giorni in tutta Bologna e in Fiera), c’è E’ Cucina 24, l’ultima trovata dell’esuberante chef Cesare Marretti dentro ad un bell’hotel di design: menu decisamente low cost, cucina aperta a tutte le ore, sapiente mix tra creatività e tradizione (Viale A. Masini, 4 – www.cesaremarretti.com/e-cucina-24-bologna). Più verso il centro una sosta sempre affidabile e di soddisfazione è quella da Eataly che nella versione bolognese (ben più contenuta delle sorelle maggiori di New York, Tokio e Torino) è inserita dentro ad una libreria a tre passi da Piazza Maggiore (Via Orefici – www.bologna.eataly.it). Può essere anche un’occasione per assaggiare, per l’ultima volta a Bologna, la cucina del giovane Gianluca Esposito che a brevissimo si trasferirà negli spazi dell’Eataly più grande del mondo, in apertura in primavera a Roma.
Occorre un passaggio in banlieue (ma per chi parte dalla zona fiera è molto comodo il tragitto) per trovare quella che secondo gli appassionati è la pizzeria più interessante della città. Berberè si trova addirittura all’interno di un centro commerciale (Via Pio La Torre, 4 – Castel Maggiore – www.berbere.it) ma nulla di commerciale hanno le scelte dei due chef-proprietari per quanto riguarda farine, impasti, lievitazioni, materie prime. E non è soltanto una pizzeria. Per chi andando da Berberè si è messo nell’ordine di idee di allontanarsi un po’ pur di conquistare un buon pranzo, la tappa non potrà che essere Modena. No, non stiamo parlando dell’Osteria Francescana bensì di un’altra invenzione di Massimo Bottura, la nuovissima Franceschetta58 (Via Vignolese 58 – www.franceschetta58.it – Modena), che il più grande chef italiano del momento (anche appassionatissimo collezionista d’arte) ha aperto per offrire una cucina veloce, con poche scelte e a prezzi assai contenuti. Insomma, un gastropub firmato dal cuoco del momento che punta ad allargare la platea di coloro che possono permettersi una cucina di livello: qui tutti i piatti hanno ‘tariffa fissa’ di 7 euro.

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Redazione

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