Dalla pittura all’happening, protagonista nella Milano dei sixties. Morto a settantatre anni l’artista cremonese Enzo Basello
Nei primi anni ’60 il suo nome – oggi forse meno noto – era stato associato a quelli di grandi artisti, da Enrico Castellani ad Agostino Bonalumi, Arturo Vermi, Sandro Martini, Lino Marzulli, Mario Bionda. La notizia ha tardato a filtrare, come a volte accade in periodi di festività: per cui solo ora si apprende […]
Nei primi anni ’60 il suo nome – oggi forse meno noto – era stato associato a quelli di grandi artisti, da Enrico Castellani ad Agostino Bonalumi, Arturo Vermi, Sandro Martini, Lino Marzulli, Mario Bionda. La notizia ha tardato a filtrare, come a volte accade in periodi di festività: per cui solo ora si apprende della scomparsa, lo scorso 29 dicembre, dopo una lunga malattia, dell’artista Enzo Basello.
Nato nel 1938 a Soresina, nel cremonese, presto era divenuto uno dei protagonisti della scena artistica dell’avanguardia milanese, dando vita al Quartiere delle Botteghe di Sesto San Giovanni, esperienza ricca di feconde implicazioni. Risale sempre a quella stagione culturale il sodalizio con l’artista Gianni Scalpelli, con il quale fonda il gruppo Palumbo’s, in grado di animare la vita artistica meneghina con pionieristici happenings tra il 1966 ed il 1969. Negli anni a seguire Basello aveva orientato la sua ricerca sul rapporto iconografico in bilico tra materia e forma, con profonde implicazioni psicoanalitiche.
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