Il chi, come e perchè dell’architettura inglese, in otto mesi. Prende forma il padiglione UK per la Biennale di Architettura di Venezia 2012
Un progetto di ricerca globale promosso da architetti, studenti, critici e studiosi, per fare il punto sull’architettura nel Regno Unito e sull’architettura di impronta inglese in tutto il mondo. Approfondendo cosa – e soprattutto chi – fa grande l’architettura, a partire da aspetti quali educazione, pianificazione, appalti, concorsi di architettura e ruolo del cliente. Un […]
Un progetto di ricerca globale promosso da architetti, studenti, critici e studiosi, per fare il punto sull’architettura nel Regno Unito e sull’architettura di impronta inglese in tutto il mondo. Approfondendo cosa – e soprattutto chi – fa grande l’architettura, a partire da aspetti quali educazione, pianificazione, appalti, concorsi di architettura e ruolo del cliente.
Un progetto ambizioso, soprattutto pensando che va condotto in porto in otto mesi al massimo: già, perchè Venice Takeaway – questo il nome – sarà il progetto che animerà il Padiglione Britannico alla Biennale di Architettura di Venezia numero 13, al via a fine agosto. Per riuscirci il British Council proverà a bruciare le tappe, lanciando il 10 gennaio la prima call, che porterà a marzo a vagliare le migliori proposte, sulla base delle quali un gruppo di studiosi girerà il mondo per valutare i diversi case studies. A curare Venice Takeaway saranno Vicky Richardson, direttore di Architettura, Design e Moda presso il British Council, e Vanessa Norwood, Responsabile Mostre presso l’Architectural Association.
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati