Lo spazio della memoria. Due artiste italiane varcano la Manica per approdare nella gotica Salisbury, ecco il fotoreport di Artribune
Italiana la giovane curatrice, Sara Falanga, italiane le due artiste protagoniste, Francesca Lazzarini e Maria Francesca Tassi. Inglese, molto inglese la location: il Salisbury Arts Centre, ospitato nei suggestivi spazi di una chiesa sconsacrata del XIII secolo, St. Edmund. All’ombra della spettacolare cattedrale gotica di Salisbury, ritratta ripetutamente da John Constable nelle sue più celebri […]
Italiana la giovane curatrice, Sara Falanga, italiane le due artiste protagoniste, Francesca Lazzarini e Maria Francesca Tassi. Inglese, molto inglese la location: il Salisbury Arts Centre, ospitato nei suggestivi spazi di una chiesa sconsacrata del XIII secolo, St. Edmund. All’ombra della spettacolare cattedrale gotica di Salisbury, ritratta ripetutamente da John Constable nelle sue più celebri vedute, e a pochi chilometri da Stonehenge.
Non manca di carica evocativa, la nuova meta scelta da Artribune per seguire l’arte italiana alla ventura oltreconfine. La mostra si intitola Deconsecration: the Space of Memory/the Memory of Spaces: Francesca Lazzarini presenta un’istallazione interattiva composta da un’enorme camera oscura, dove i visitatori entrando scoprono “l’incanto della luce che proietta capovolto l’ambiente esterno”; Maria Francesca Tassi crea disegni usando la tecnica dello spolvero sui lunghi pannelli bianchi della chiesa, “ricollegandosi alle pratiche decorative utilizzate fin dall’antichità negli edifici religiosi per realizzare grandi affreschi, ma adottando forme nuove proprie di un linguaggio appartenente alla nuova destinazione d’uso”. Visitabile fino al 28 febbraio, per ora godetevi la gallery…
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