L’Unesco non ci capisce un tubo, i nostri lettori lo sappiano. Minacciato di declassamento il Tower Bridge a Londra. Perché? La nuova torre di Renzo Piano gli sconvolge il panorama
Ora lo abbiamo capito, perché alcuni nostri beni culturali se ne stanno tranquilli e paciosi nella lista dell’Unesco dei patrimoni dell’umanità pur essendo obnubilati da ogni schifezza possibile e immaginabile. Abusi edilizi, abbandono, mala gestione. C’è un sondaggio giustappunto online, in questi giorni su Artribune (tutti sono invitati a votare) che parla di questo argomento: […]
Ora lo abbiamo capito, perché alcuni nostri beni culturali se ne stanno tranquilli e paciosi nella lista dell’Unesco dei patrimoni dell’umanità pur essendo obnubilati da ogni schifezza possibile e immaginabile. Abusi edilizi, abbandono, mala gestione. C’è un sondaggio giustappunto online, in questi giorni su Artribune (tutti sono invitati a votare) che parla di questo argomento: il nostro patrimonio (spesso tutelato proprio dall’Unesco) versa in condizioni pietose. Basti pensare a Pompei, ad altre aree archeologiche, o ai nostri centri storici umiliati da graffiti, auto in sosta vietata ovunque, abusi di vario genere o veri e propri scandali più che evidenti (abbiamo parlato più volte di quel che accade attorno al Colosseo, a Roma, no?).
Ebbene in questo contesto l’Unesco cosa ti va ad eccepire? Che potrebbe togliere dall’ambita lista niente meno che il Tower Bridge di Londra. Ma la cosa “grave” è la motivazione: il celeberrimo ponte sul Tamigi rischia di perdere la “tripla A” perché nelle sue vicinanze è in costruzione la famosa Shard, il grattacielo-scheggia che celebrerà Renzo Piano come l’architetto autore della torre più alta del continente. I 300 metri di acciaio e vetro stanno turbando molto il sonno degli ispettori dell’Unesco secondo i quali Londra è la città che meno di ogni altra, in Europa, tutela il suo patrimonio storico.
Secondo l’Unesco, evidentemente, il patrimonio artistico e culturale deve rimanere cristallizzato e immutabile nel tempo. Come se le città non fossero città, ma presepi o parchi a tema. Nel tranello cascano con frequenza Parigi e Roma, per fortuna ci casca molto meno Londra…
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