Affordable Art Fair Updates: …e poi si entra nel vivo. Giro di “consultazioni” con galleristi e artisti su opere in vendita e prezzi
Alle 18.01, ad un minuto dall’open ufficiale, la prima opera era già venduta, per altro tra le più care (a 4.990 euro, il “tetto” massimo è 5mila). Il record nel tempismo va alla Galleria Fabrica Eos, e al lavoro di Andrea Francolino, una gigantografia di una “american express” col volto di Agatha Christie. “Felicissimi di […]
Alle 18.01, ad un minuto dall’open ufficiale, la prima opera era già venduta, per altro tra le più care (a 4.990 euro, il “tetto” massimo è 5mila). Il record nel tempismo va alla Galleria Fabrica Eos, e al lavoro di Andrea Francolino, una gigantografia di una “american express” col volto di Agatha Christie. “Felicissimi di essere stati i primi – hanno raccontato ad Artribune i galleristi – a questo punto, ci auguriamo di essere anche gli ultimi a chiudere le vendite!”.
E i segnali positivi, nonostante i tempi economicamente critici, non sono mancati, alla private view dell’Affordable Art Fair: ne accennavamo già ieri, ora ce li raccontano direttamente i galleristi, che abbiamo interpellati sulle aspettative della manifestazione. “Torno volentieri per il secondo anno – dice la francesce Patricia Gattolin, della Galea Galerie -. Questa è un’ottima fiera e poi qui a Milano si vende tantissimo. Penso perché i prezzi non spaventano”. Le fa eco Paolo Insolera di Case Aperte di Bologna: “Una fiera come questa consente di raggiungere un pubblico che in altri contesti resterebbe al margine”. Entusiasta anche l’artista australiano Brett Ashby (Ashby Art): “Milano è fantastica e porta fortuna”.
E ancora tra gli artisti, qualche dritta sul “costo delle opere”. Per Fabrizio Fontana (Art and Ars Gallery di Lecce) “il momento è molto triste e il mercato dell’arte non riesce a dare la temperatura sociale, nel senso che non è detto che un’opera si venda perché costa poco, paradossalmente potrebbe essere il contrario”. Si sposta su un piano diverso la riflessione dell’artista Andy (Pop LAG Guaranteed Milano): “tenere i prezzi bassi, al di sotto di una soglia prestabilita, è molto contemporaneo. In un momento così critico, un gesto criticamente consapevole”.
– Caterina Misuraca
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