La cultura italiana? Da rifondare. E a Milano, al Summit del Sole 24 Ore, si presenta il Manifesto per una costituente della cultura. Da dove si comincia?
Settori che sono contemporaneamente tangenti e trasversali alla democrazia, alla civiltà, al benessere, all’economia e al futuro di un popolo, di tutti i popoli. Di questo si parla, ed in questi termini, al Summit Arte e Cultura promosso da Il Sole 24 ore, che ha appena aperto a Milano la sua seconda edizione (nella foto […]
Settori che sono contemporaneamente tangenti e trasversali alla democrazia, alla civiltà, al benessere, all’economia e al futuro di un popolo, di tutti i popoli. Di questo si parla, ed in questi termini, al Summit Arte e Cultura promosso da Il Sole 24 ore, che ha appena aperto a Milano la sua seconda edizione (nella foto in alto l’apertura dei lavori). E fra i tanti temi sul tavolo, che Artribune ha già tratteggiato in una precedente news, c’è anche la presentazione del Manifesto per una costituente della cultura. Dell’importanza che rivestono cultura e ricerca si parlerà in più accezioni, ma anche in senso stretto, e cioè come vero e proprio indice di sviluppo. Se si guarda agli ultimi decenni si comprendono le ragioni di questo bisogno di formare una costituente della cultura; basti considerare la sempre minore importanza attribuita agli investimenti da destinare all’arte, ai beni culturali, alla conoscenza e alla ricerca da parte della politica dei governi che si sono succeduti.
Un decrescere progressivo di importanza che ha determinato gravi tagli economici e che ha portato ad un esodo considerevole di giovani “cervelli” ed intelligenze verso Paesi e realtà in cui alla cultura e alla ricerca viene assegnato un posto d’onore, perché considerate capisaldi fondamentali della civiltà ma anche dello sviluppo e dell’occupazione lavorativa. Ancora parole, senza proposte concrete sulle basi sulle quali reimpostare le politiche culturali anche in chiave imprenditoriali? Aspettiamo di conoscere i dettagli, il manifesto si presenta solo oggi: e intanto ci sarà un documento che resterà, una volta spente le luci sul Summit milanese. E magari, iniziamo a discutere – il commentario di Artribune è aperto! – su quali potrebbero essere i primi passi concreti…
– Antonio Capitano e Marianna Scibetta
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