A spasso per gallerie, a Ginevra. C’è lo “Start” del Quartier des Bains, diciotto spazi in festa con il contemporaneo. Con un premio particolare a Jonathan Monk…
Anche per questa primavera la Ginevra contemporanea sfoggia i migliori tacchi a spillo, le migliori biciclette e i più variegati occhiali da sole: inizia la stagione primaverile delle gallerie ginevrine, nel loro ghetto contemporaneo del Quartier des Bains. Un ambiente notoriamente ricco e dinamico, che approfittiamo per conoscere meglio, e che vi illustreremo presto con […]
Anche per questa primavera la Ginevra contemporanea sfoggia i migliori tacchi a spillo, le migliori biciclette e i più variegati occhiali da sole: inizia la stagione primaverile delle gallerie ginevrine, nel loro ghetto contemporaneo del Quartier des Bains. Un ambiente notoriamente ricco e dinamico, che approfittiamo per conoscere meglio, e che vi illustreremo presto con una ricca galleria di immagini. Diciotto appuntamenti in una sera per questo Start in salsa elvetica, con un mix di centri d’arte contemporanea, gallerie ed eventi off pronti ad accogliere collezionisti, critici, curatori, artisti, studenti e professori.
Un’occasione speciale per TMproject, giovanissimo progetto commerciale e curatoriale che (ri)apre in nuovi spazi, avendo fino allo scorso anno occupato i locali di Art & Public: la sfida dei due direttori è grande, portare giovanissimi artisti in una realtà complessa come quella delle gallerie storiche ginevrine che – a parte qualche caso, come Skopia – hanno reputazione di trading piuttosto che di scopritori…
Le altre gallerie ed istituzioni che partecipano a questa festa dell’arte sono Galerie Analix Forever, Art & Public, Blancpain Art Contemporain, BFAS Blondeau Fine Art Services, Centre d’Art Contemporain Genève, Centre de la photographie Genève, Galerie Patrick Cramer, Jancou, Patricia Low Contemporary, Mamco, Musée d’art moderne et contemporain, Médiathèque (FMAC), Mitterrand + Cramer fine art, Galerie Charlotte Moser, ribordy contemporary, SAKS, Xippas Art Contemporain.
Ogni anno i membri dell’associazione del Quartier des Bains indicono anche un concorso per premiare un artista, con una giuria indipendente che sceglie fra i migliori progetti (artisti proposti dalle gallerie dell’associazione) quello che diventerà per un anno lo “stendardo” del quartiere, bandiere che per un mese all’anno decoreranno il celebre Pont du Mont Blanc che unisce la “rive gauche” alla “rive droite” ginevrine. E quest’anno – notizia fresca fresca – il premio va a Jonathan Monk, che si impone su contendenti come Cécile Bart, Alexandre Bianchini, Thomas Bonny, Vittorio Brodman, Imran Channa, Carter, Claude Closky, Martino Gamper, Mathis Gasser, Robert Montgomery, Elena Randina, Katharina Sieverding, Paul Viaccoz. La sua bandiera consiste in una pubblicità di un venditore di kebab, e lo stendardo rappresenta un pizzaiolo.
– Jean-Marie Reynier
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