Arte e impresa oppure l’arte è impresa? Artour-O scende in città per parlare di mercato. E se c’è crisi, ci sono anche le idee
Prima giornata in città per Artour-O: si parte dall’Accademia delle Arti del Disegno, con il focus sul rapporto arte-impresa. Catterina Seia (Cultural Manager ideatore di Unicredit&Art) parla della crisi della sponsorizzazione (con i valori identici a quelli del 1995 e gli investimenti sulla cultura scesi del 38%), ma propone anche un deciso “cambio di paradigma, […]
Prima giornata in città per Artour-O: si parte dall’Accademia delle Arti del Disegno, con il focus sul rapporto arte-impresa. Catterina Seia (Cultural Manager ideatore di Unicredit&Art) parla della crisi della sponsorizzazione (con i valori identici a quelli del 1995 e gli investimenti sulla cultura scesi del 38%), ma propone anche un deciso “cambio di paradigma, un diverso approccio al mondo delle aziende”. Perché l’artista non sarà solo fonte di guadagno o pubblicizzazione, quando il suo apporto entrerà in una sinergia diretta con le dinamiche interne dell’impresa. Portando nuova luce nella complessità del suo sistema, come proprio a Firenze ha già raccontato il recente progetto “illuminante” di Felice Limosani. La voce viva delle aziende, poi, è lasciata a Giovanni Gentile (Presidente della Fondazione Florens), a cui abbiamo “rubato” lo slogan di apertura: “l’arte è impresa”.
Nel pomeriggio, Villa La Vedetta apre finalmente al pubblico: e Artribune vi propone una gallery d’autore. Ultima chicca in attesa della premiazione, i nomi dei tre vincitori degli ARTOUR-O d’Argento 2012 per la committenza: il senatore Francesco Casoli, presidente di Elica e vicepresidente della Fondazione Ermanno Casoli, assieme a Davide Viziano – per il recupero del Palazzo della Meridiana di Genova – e a Valentino Mercati, per il suo progetto dell’Aboca Museum a Sansepolcro.
– Simone Rebora
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