Da No TAV a No Gugg. Ma la sinistra tedesca non scherza: via gli americani da Kreuzberg, e Berlino annulla il BMW Guggenheim Lab
Se in Italia la sinistra radicale e movimentista pare aver perso un po’ di smalto, e sulle vicende della No TAV si è impantanata in schermaglie inconcludenti che alla fine penalizzano tutti, in Germania si ritrova improvvisamente più concreta e determinata. Al grido di “no alla gentrificazione di Kreuzberg”, ed a quello – ben più […]
Se in Italia la sinistra radicale e movimentista pare aver perso un po’ di smalto, e sulle vicende della No TAV si è impantanata in schermaglie inconcludenti che alla fine penalizzano tutti, in Germania si ritrova improvvisamente più concreta e determinata. Al grido di “no alla gentrificazione di Kreuzberg”, ed a quello – ben più allarmante – di “facciamo deragliare il progetto”, attivisti di sinistra berlinesi hanno dato il via ad un tam tam corso su internet e social network, i cui toni, che polizia e autorità locali hanno ritenuto preoccupanti, hanno portato all’annullamento del progetto BMW Guggenheim Lab.
Parliamo del laboratorio mobile già installato a New York la scorsa estate, e che dal 24 maggio avrebbe dovuto inaugurarsi – progettato anche qui da Atelier Bow-Wow – nella sua seconda tappa a Berlino, nel quartiere di Kreuzberg. Promosso appunto dalla Guggenheim Foundation di New York e dal gigante automobilistico BMW, per ospitare workshop, lectures, screening, giochi, performance, tutti pertinenti al tema del “vivere lo spazio urbano”. I contestatori sostengono che il progetto potrebbe accelerare la gentrification di Kreuzberg, “con conseguente aumento degli affitti e nuovi sviluppi residenziali di lusso”. Preoccupazioni forse deboli, se si considera che si sarebbe trattato di un progetto itinerante, che nel complesso toccherà in sei anni nove città del mondo. Tranne Berlino…
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati