Dal giro del mondo di Verne al giro di Milano nei percorsi d’acqua sotterranei, a teatro tutto diventa un viaggio. Con Danae Festival 2012…
Ci sono dei topoi che non possono tramontare perché legati indissolubilmente alla natura umana e di cui l’arte, più o meno con coscienza, continua a essere luogo di riflessione e racconto. Tra questi vi è sicuramente il viaggio, che è il filo rosso della XIV edizione di Danae Festival, in arrivo a Milano dal 27 […]
Ci sono dei topoi che non possono tramontare perché legati indissolubilmente alla natura umana e di cui l’arte, più o meno con coscienza, continua a essere luogo di riflessione e racconto. Tra questi vi è sicuramente il viaggio, che è il filo rosso della XIV edizione di Danae Festival, in arrivo a Milano dal 27 marzo al 14 aprile. Curato dal Teatro delle Moire di Attilio Nicoli Cristiani e Alessandra De Santis, il programma delle tre settimane di festival coinvolge ben cinque diverse location della città, a partire dal Teatro Out Off di via Mac Mahon. Qui, i primi tre appuntamenti: Il giro del mondo in 80 giorni, della compagnia romana MK, diretta da Michele Di Stefano, ispirato al romanzo omonimo di J. Verne; il visionario Trattato dei manichini di Teatropersona, anche loro provenienti dalla capitale. E poi, in prima nazionale, Loredreamsong dell’artista francese, di origine marocchina, Latifa Laâbissi.
È un’anteprima anche quella dei milanesi Effetto Larsen, che portano allo Spazio K Innerscapes – paesaggi interiori, spettacolo che si inserisce nell’ambito del progetto ARES che il festival destina alla produzione e alla residenza di compagnie del territorio. Un’altra artista coinvolta in questo progetto è la videomaker Maria Arena, che da novembre 2011 ha condotto un laboratorio con ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori, di cui lo spettacolo Viaggiatore solitario#performance, in prima assoluta al LachesiLAB, è il frutto. Infine, dalla combinazione tra il progetto Ares con Open Latitudes, la rete europea di teatri e festival a sostegno delle forme ibride, è nato un progetto urbano affidato alla compagnia di Cinzia Delorenzi che, traendo spunto da una ricerca dei percorsi d’acqua sottostanti Milano, ha dato vita allo spettacolo Aquamama – azione coreografica fantastico – ancestrale in 3 parti e 9 quadri, in prima assoluta in piazza Cesare Beccaria.
Dal Portogallo arriva a LachesiLAB Miguel Bonneville con MB#6, in prima nazionale, una riflessione sul senso del fare arte oggi e sulla relazione tra artista e mondo circostante e, a chiusura del festival, nella stessa location, i romani Antonio Tagliarini e Daria Deflorian presentano Rzeczy/Cose, uno scavo nella memoria delle piccole storie di ognuno di noi.
– Carolina Ciccarelli
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