Gay e lesbiche in Laguna. La Fondazione Bevilacqua La Masa rilegge le storie dei queer veneziani, ecco la fotogallery (non vietata) di Artribune
“Continueremo la nostra ricerca sull’identità di Venezia con una mostra su veneziani queer nati negli Anni Trenta e Quaranta, il cui racconto sarà reinterpretato da un gruppo di giovani che ragioneranno sulla innata apertura mentale della città”. Così la presidente Angela Vettese – intervistata da Artribune – presentava la mostra Io, tu, lui, lei, che […]
“Continueremo la nostra ricerca sull’identità di Venezia con una mostra su veneziani queer nati negli Anni Trenta e Quaranta, il cui racconto sarà reinterpretato da un gruppo di giovani che ragioneranno sulla innata apertura mentale della città”. Così la presidente Angela Vettese – intervistata da Artribune – presentava la mostra Io, tu, lui, lei, che ora si è inaugurata nelle sale della sede di Palazzetto Tito della Fondazione Bevilacqua La Masa.
E noi siamo andati a vedere e fare qualche foto, perché il tema è curioso: l’incontro tra una decina di gay e lesbiche veneziani nati tra gli Anni Trenta e Quaranta, e sei giovani artisti italiani che hanno avuto il compito “di tradurne in opera i ricordi di ieri, ma anche i desideri, le tenerezze, le difficoltà e i pensieri sul mondo d’oggi”. Frutto di un laboratorio artistico sulle memorie e culture queer, la mostra – curata da Francesco Ragazzi e Francesco Urbano e visibile fino al 15 aprile – propone lavori di Antonio Bigini, Rachele Maistrello, Tomaso De Luca, Sabina Grasso, Andrea Romano, Annatina Caprez. Qualche immagine dell’opening, per darvi un’idea del clima…
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