Le galleriste di Via Margutta. Valentina Moncada racconta in un libro la storica via dell’arte romana. Mentre Erica Fiorentini mette su una mostra per festeggiare i suoi vent’anni di attività
“Molte cose sono cambiate, anche da quando 20 anni fa, in un piccolo spazio in via Margutta, ho deciso di intraprendere la mia avventura con il mondo dell’arte, animata soprattutto dalla passione e dall’interesse verso un’idea di arte che riuscisse ad esprimere l’essenza durevole delle cose”. Con queste sentite parole, Erica Fiorentini, storica gallerista di […]
“Molte cose sono cambiate, anche da quando 20 anni fa, in un piccolo spazio in via Margutta, ho deciso di intraprendere la mia avventura con il mondo dell’arte, animata soprattutto dalla passione e dall’interesse verso un’idea di arte che riuscisse ad esprimere l’essenza durevole delle cose”. Con queste sentite parole, Erica Fiorentini, storica gallerista di Via Margutta, ripercorre le memorie di una intensa esperienza professionale, intrecciando il ricordo alla gratitudine verso i tanti compagni d’avventura e a una riflessione sul futuro: vent’anni di attività e di traguardi, coltivando l’amore per l’arte e conquistando la fiducia di artisti di grande calibro, oltre che di critici e collezionisti. Tempo di festeggiamenti, ma anche tempo di bilanci e di programmi per il futuro.
In occasione della pubblicazione del nuovo volume che la collega Valentina Moncada ha dedicato alla celebre via dell’arte romana, Fiorentini inaugura il prossimo 16 aprile una collettiva che celebra l’anniversario dello spazio, rendendo omaggio proprio agli artisti che hanno condiviso con lei il lavoro, la fatica, la passione. Ed ecco una selezione di opere di Accardi, Afro, Boetti, Burri, Fontana, Kounellis, Manzoni, Marca-Relli, Melotti, Novelli, Scarpitta, Turcato, Twombly, Vedova. Una foto di gruppo, un salto nel passato che è anche un preludio per un domani di nuove collaborazioni doc.
“È una fase critica”, continua la gallerista. “Ma se il significato profondo di ‘critica ‘ viene dal termine greco ‘krisis’ e cioè scelta e decisione, allora la crisi può essere anche il migliore punto di partenza per un nuovo impegno verso il futuro”. Crisi sì, ma anche un entusiasmo congenito e tanta soddisfazione per il lavoro fatto: ottimo carburante per proseguire, provando a progettare altri vent’anni di ricerca, di impegno e di successi.
– Helga Marsala
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