L’isola felice dei musei? È a San Diego. Alla faccia della crisi, sui due musei della città piovono donazioni milionarie. Da un collezionista redento…
Opere di artisti come Egon Schiele, Otto Dix, Gustav Klimt, Franz Kline, e anche Piero Manzoni, a testimonianza della raffinata ricerca trentennale di uno dei più grandi collezionisti californiani dell’ultimo secolo. Per un valore di qualcosa come 40 milioni di dollari. Sono giorni fortunati per i musei di arte contemporanea di San Diego: inaspettata, arriva […]
Opere di artisti come Egon Schiele, Otto Dix, Gustav Klimt, Franz Kline, e anche Piero Manzoni, a testimonianza della raffinata ricerca trentennale di uno dei più grandi collezionisti californiani dell’ultimo secolo. Per un valore di qualcosa come 40 milioni di dollari. Sono giorni fortunati per i musei di arte contemporanea di San Diego: inaspettata, arriva la donazione di Vance E. Kondon, divisa tra il Museum of Contemporary Art San Diego e il San Diego Museum of Art. Inaspettata, dal momento che proprio Kondon aveva lasciato San Diego all’inizio degli anni novanta, irritato e scoraggiato dalla comunità artistica della città.
E invece una cinquantina di opere andranno al Museum of Art, e una trentina al Museum of Contemporary Art. “È una fantastica sorpresa – confida Roxana Velasquez, direttrice del Museum of Art -, una delle più importanti donazioni che il Museum of Art abbia mai ricevuto”. “Le vere collezioni museali sono costruite su questo tipo di espressioni filantropiche”, le fa eco Hugh Davies, direttore del Museum of Contemporary Art, durante la conferenza stampa di presentazione, “è una di quelle storie con un vero lieto fine”.
– Alessandro Marzocchi
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