Maastricht Updates: indovinate un po’ qual è la novità di Tefaf? La Cina. E gli espositori si lamentano: troppi visitatori…
Quest’anno le gallerie hanno deciso di portare opere con prezzi medi e medio-bassi. Impossibile trovare qualcosa che superi i 10 milioni di euro, a differenza della passata edizione. Ecco, questo giusto per dare una misura delle cifre con cui si ha a che fare al Tefaf, la più importante fiera di antiquariato al mondo. Che […]
Quest’anno le gallerie hanno deciso di portare opere con prezzi medi e medio-bassi. Impossibile trovare qualcosa che superi i 10 milioni di euro, a differenza della passata edizione. Ecco, questo giusto per dare una misura delle cifre con cui si ha a che fare al Tefaf, la più importante fiera di antiquariato al mondo. Che infatti non teme in nessun modo i problemi dati dal fatto di tenersi – com’è noto – a Maastricht, pittoresca cittadina olandese non certo al centro delle dinamiche dell’arte mondiale, anzi in una località piuttosto difficile da raggiungere.
Siamo alle prima battute dell’edizione 2012, che va avanti fino al 25 marzo: ma colpisce anche l’allestimento del Maastricht Exhibition and Congress Center. In nessuna altra fiera d’arte si trovano, infatti, corridoi che sembrano strade, alle quali sono assegnati i nomi delle più famose vie di Londra e Parigi. Corridoi dove si sentono parlare tutte le lingue, con visitatori da Olanda, Belgio, Italia, Francia, Germania, Regno Unito e quest’anno in massa anche dalla Cina. Dall’arte tribale all’arte antica, dall’antiquariato all’arte moderna e contemporanea, fotografia e design.
Le sezioni più spettacolari, quelle dedicate all’antico e ai gioielli. Più commerciali appaiono quelle riguardanti ceramiche, argenti, vasi e piccoli oggetti. Molto più semplici ed essenziali, infine, gli stand di arte moderna e contemporanea e quelli, al piano superiore, dedicati a disegni e stampe. Ed un paradosso, diffuso: se in altre rassegne capita di sentire gli espositori lamentare lo scarso pubblico, qui i problemi che emergono sono quelli di non aver la possibilità di seguire tutti i clienti, interessati a un eventuale acquisto, in modo soddisfacente…
– Eleonora Franzoni
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