New York Updates: piccole fiere che prendono piede. La Moving Image Art Fair, alla seconda edizione, inizia a convincere. Con una formula tutta sua
La location è quantomeno suggestiva. Un tunnel che corre tutto sotto nel basemet di un palazzone ex magazzino nella parte più a west di Chelsea. Tra la Undicesima Avenue e l’autostrada del West End e dunque il fiume. Ex magazzini di merci oggi adibiti a hub di creatività con studi di architettura (qui ha sede Sir […]
La location è quantomeno suggestiva. Un tunnel che corre tutto sotto nel basemet di un palazzone ex magazzino nella parte più a west di Chelsea. Tra la Undicesima Avenue e l’autostrada del West End e dunque il fiume. Ex magazzini di merci oggi adibiti a hub di creatività con studi di architettura (qui ha sede Sir Nicholas Grimshaw, per dire), showroom, location per la moda e gallerie d’arte perché siamo pur sempre ad un semaforo di distanza dalle sedi dei più grandi dealer del mondo. Oltre alla location, poi, c’è il comitato scientifico niente male, con gente come Viktor Misiano (notissimo italo-russo), Elizabeth Neilson della Zabludowicz Collection di Londra e Berta Sichel del Reina Sofia. Oltre alla location ed al comitato scientifico, infine, c’è la formula: una fiera solo di video i cui stand sono, ne più e ne meno, un grande schermo al plasma e uno sgabellino bianco. Ah, dimenticavamo: due paia di cuffie per ascoltare. Fine.
Agitate tutti gli ingredienti e avrete la Moving Image Art Fair, nuovo format fieristico già visto lo scorso anno a New York – sempre a latere della Armory Art Week – e fresco di replica, lo scorso ottobre, a margine della londinese Frieze Art Week. Siamo dunque alla terza edizione, la seconda nella Grande Mela. I nomi dei partecipanti (artisti, che qui hanno la preponderanza, e gallerie) non è niente male. Dai seguitissimi AES+F (da Anna Schwartz Gallery) a Kate Gilmore (da Braveman Gallery), da Yael Kanarek (da bitforms) fino all’unica accoppiata italiana: Mariateresa Sartori per la Galleria Michela Rizzo di Venezia. Sull’atmosfera che giovedì sera si è respirata durante l’inaugurazione non ha senso scrivere. Ha molto più senso offrirvi il nostro video-blitz firmato e la photogallery d’ordinanza.
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