New York Updates: Scope come non l’avete mai vista. Ovvero durante l’allestimento. Ecco l’ultimo blitz della Artribune Television nella fiera più informale dell’art week newyorkese
L’atmosfera è quella classica di Scope. Fiera un po’ delabré, informale, sciolta e easy going. Giovane la proprietà, giovane la direzione, giovani le gallerie provenienti da tutto il mondo. Molto low-brow, molto pop surrealism, molto casino e qualche galleria che -nel caos delle ore del montaggio, perché durante il montaggio le nostre telecamere hanno avuto […]
L’atmosfera è quella classica di Scope. Fiera un po’ delabré, informale, sciolta e easy going. Giovane la proprietà, giovane la direzione, giovani le gallerie provenienti da tutto il mondo. Molto low-brow, molto pop surrealism, molto casino e qualche galleria che -nel caos delle ore del montaggio, perché durante il montaggio le nostre telecamere hanno avuto esclusivissimo accesso alla fiera- sembra promettere bene. Senz’altro promettono bene le due italiane con Gagliardi Art System dotato di enorme stand e con The Flat-Massimo Carasi che oggettivamente, con Greta Frau, Paolo Cavinato e Asuka Ohsawa, offre uno dei migliori stand in assoluto.
La fiera quest’anno cambia sede e dal Lincoln Center scende verso il fiume attaccandosi ad un Armory Show non in grandissimo spolvero. Sarà l’ultimo anno di Scope a marzo e si prevede un trasloco non solo di sede ma anche di mese (a Maggio, durante Frieze New York) per il 2013? Vedremo.
Intanto vediamoci, per chi riesce a capirci qualcosa, il video dall’interno della fiera tra trapani, scartoffie e opere ancora da montare. Ma d’altronde, come dicevamo, è l’atmosfera di Scopeche conta.
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