Non solo Alessandro Profumo, il Montepaschi si rinnova anche sull’arte. Lavori di restauro e riallestimento conclusi, riapre a Siena il Museo di San Donato
Adeguare le sale ai più moderni standard museali, per garantire una maggiore sicurezza e conservazione del patrimonio artistico. E allo stesso tempo rivedere la disposizione dei dipinti e delle sculture, perfezionando l’esposizione secondo lo sviluppo cronologico. Sono queste le linee guida che caratterizzano il nuovo allestimento del Museo di San Donato di Banca Monte dei […]
Adeguare le sale ai più moderni standard museali, per garantire una maggiore sicurezza e conservazione del patrimonio artistico. E allo stesso tempo rivedere la disposizione dei dipinti e delle sculture, perfezionando l’esposizione secondo lo sviluppo cronologico. Sono queste le linee guida che caratterizzano il nuovo allestimento del Museo di San Donato di Banca Monte dei Paschi, che si è riaperto oggi – 22 marzo – dopo alcuni mesi di restauri e di interventi negli spazi della Rocca Salimbeni a Siena.
In particolare è stato installato un moderno sistema di allarme, realizzato un nuovo impianto di illuminazione a led per evitare emissione di ultravioletti e infrarossi e si è provveduto, dopo attente verifiche, ad interventi di manutenzione delle opere. In particolare per i dipinti su tavola, che presentano maggiori problematiche sotto il profilo conservativo, sono stati realizzati dei climabox trasparenti, che mantengono costanti al loro interno i valori di temperatura e d’umidità e non interferiscono sulla visione dell’opera.
Nella nuova disposizione della collezione, curata da Donatella Capresi, state tolte alcune opere, non coerenti con il nuovo percorso del museo, e ne sono state aggiunte di nuove che erano relegati in deposito. È ora così possibile apprezzare alcune opere di artisti come Francesco Vanni, il Rustici, Niccolò dei Cori, Francesco di Valdambrino, mentre ad aprire il percorso è sempre il tabernacolo marmoreo di Tino di Camaino.
Tutto bene sul fronte dell’arte antica: ma ora non si può nascondere l’auspicio che la banca, anche grazie all’arrivo alla presidenza di Alessandro Profumo, che nel periodo di UniCredit diede moltissimo impulso alla creatività attuale, inizi finalmente a rivolgersi con attenzione ai linguaggi del contemporaneo. In occasione della riapertura, il museo avrà un’apertura straordinaria anche sabato 24 marzo, dalle 9 alle 12.
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