Da Parigi a Hong Kong. E poi Mosca, Istambul, New York. La Biennale des Antiquaires conquista l’art world. E c’è pure Karl Lagerfeld a curare l’allestimento
Anche la più longeva fiera francese si fa adesso contagiare dalla febbre cinese: la Biennale des Antiquaires di Parigi ha infatti annunciato di voler inaugurare a ottobre 2013 una biennale in scala ridotta, proprio nel cuore pulsante del mercato cinese, a Hong Kong, con una ventina di espositori. Ma non si ferma qui, la kermesse francese, […]
Anche la più longeva fiera francese si fa adesso contagiare dalla febbre cinese: la Biennale des Antiquaires di Parigi ha infatti annunciato di voler inaugurare a ottobre 2013 una biennale in scala ridotta, proprio nel cuore pulsante del mercato cinese, a Hong Kong, con una ventina di espositori. Ma non si ferma qui, la kermesse francese, nel suo piano espansionistico. Altri i punti nevralgici mondiali verso cui la Biennale si sta rivolgendo, da Istanbul, a Mosca, a New York: tutte fiere in formato mini rispetto all’originale parigino, da alternare tra un biennio parigino e l’altro.
La Biennale des Antiquaires ad ogni edizione si conferma un prestigioso evento per curatori museali, collezionisti e appassionati, seconda solamente alla fiera di Maastricht, coinvolgendo rinomati galleristi e antiquari provenienti da tutto il mondo. Per la prossima edizione, in programma per settembre 2012, è stato incaricato nientemeno che Karl Lagerfeld per curare l’allestimento.
Christian Deydier, presidente del Syndicat des Antiquaires, l’organizzazione dei dealers francesi a capo della Biennale, afferma che la scelta di aprire a Hong Kong rispecchia la crescente importanza che sta acquisendo la città nell’art world. Per assodare il legame con l’Asia, a settembre è stato invitato a Parigi il primo gioielliere asiatico, Wallace Chan Sai-ying.
Il boom economico cinese sta attirando numerosi dealer occidentali: ad accompagnati sarà Deydier in persona, nei giorni della sua prestigiosa Biennale. Una perla nel cuore di un impero in espansione.
– Martina Gambillara
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