Dopo Perugino e Pintoricchio, Luca Signorelli. A Perugia la grande mostra che completa il tris dedicato ai grandi del Rinascimento, ecco le immagini dell’opening
Oltre cento opere, di cui 66 del pittore cortonese, definito da Giovanni Santi, il padre di Raffaello, artista “de ingegno et spirto pelegrino”. Dopo Perugino e Pintoricchio, l’impeccabile indagine sui grandi maestri del Rinascimento e sul loro ruolo e rapporto con l’Umbria condotta da qualche anno dalla Galleria Nazionale dell’Umbria giunge a focalizzare Luca Signorelli, […]
Oltre cento opere, di cui 66 del pittore cortonese, definito da Giovanni Santi, il padre di Raffaello, artista “de ingegno et spirto pelegrino”. Dopo Perugino e Pintoricchio, l’impeccabile indagine sui grandi maestri del Rinascimento e sul loro ruolo e rapporto con l’Umbria condotta da qualche anno dalla Galleria Nazionale dell’Umbria giunge a focalizzare Luca Signorelli, lungamente attivo in Italia centrale dal 1470 al 1523.
Curata da Fabio De Chirico, Vittoria Garibaldi, Tom Henry e Francesco Federico Mancini, la mostra – prima grande monografica dal lontano 1953 – si articola in tre sedi espositive: oltre a Perugia, a Orvieto nel Duomo, nel Museo dell’Opera e nella chiesa dei Santi Apostoli, e a Città di Castello nella Pinacoteca Comunale. Imponenti i mezzi messi in campo per l’evento, che si protrarrà fino al prossimo 26 agosto: promossa dalla Regione Umbria e dal Ministero per i Beni Culturali, con il coinvolgimento di tutti gli enti locali e diverse fondazioni, un budget complessivo di circa 2 milioni di euro, circa 200mila visitatori attesi. Siamo andati all’inaugurazione della sede principale, eccovi un po’ di immagini in anteprima…
– Massimo Mattioli
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