Ernesto Bazan a Milano. Dalla Sicilia a Cuba, inseguendo il segreto della fotografia. Su Artribune Television arriva un piccolo film, dedicato a un grande artista viaggiatore

“Per tanti anni Cuba l’avevo fortemente desiderata come si desidera una donna che incontri e non riesci più a togliertela dalla testa. Sono quasi certo d’esserci vissuto in un’altra vita”. Sono parole di Ernesto Bazan, maestro della fotografia riconosciuto a livello internazionale, straordinario esploratore di terre lontane e appassionato viaggiatore. A orientare il suo cammino […]

Per tanti anni Cuba l’avevo fortemente desiderata come si desidera una donna che incontri e non riesci più a togliertela dalla testa. Sono quasi certo d’esserci vissuto in un’altra vita”. Sono parole di Ernesto Bazan, maestro della fotografia riconosciuto a livello internazionale, straordinario esploratore di terre lontane e appassionato viaggiatore. A orientare il suo cammino è, da sempre, la voglia di catturare lo spirito di popoli e paesaggi, restituendone timbro, sapore e identità. La fotografia di Bazan ha i toni autentici di una poesia crepuscolare, fatta di verità e di quotidianità; una fotografia che è al contempo selvatica, calda, nuda e cruda come certi angoli di città o di paesaggio, spesso ruvidi, ostili, dimenticati.
Ernesto Bazan è il protagonista di una mostra negli spazi milanesi di Byline Photo. Ventidue fotografie a colori, più alcuni scatti vintage, raccontano il lavoro di quattro anni in terra cubana: tra il 2001 e il 2005 l’artista ha concentrato la sua attenzione sulla realtà delle campagne, condividendo con i contadini la vita, dura e autentica, di ogni giorno.

ernesto bazan Ernesto Bazan a Milano. Dalla Sicilia a Cuba, inseguendo il segreto della fotografia. Su Artribune Television arriva un piccolo film, dedicato a un grande artista viaggiatore

Ma a Cuba, Bazan, c’era arrivato molti anni prima, lasciandoci il cuore e lo sguardo: era il 1992 quando cominciò a viaggiare lungo questa straordinaria terra, finché, nel ’97, incontrò l’amore e decise di restare.
Anni di ricerca, in perfetta simbiosi con l’isola e la sua gente, confluiti in migliaia di scatti e in due volumi dalla lunga gestazione. Sono libri che documentano il lungo e triste Periodo Especial cubano, scandito da una crisi economica clamorosa, e che gli hanno portato alcuni tra i più prestigiosi premi internazionali di fotografia, dal W. Eugene Smith, al World Press Photo, oltre a due borse di studio della Fondazione Alicia Patterson e della Fondazione Guggenheim.
Ad accompagnare l’esposizione milanese è proprio il suo ultimo progetto editoriale, Al Campo, ideale prosecuzione del volume Bazan Cuba (2008): un’edizione limitata di 50 copie, ognuna contenente una foto originale firmata dall’autore.
Artribune Television lo ha incontrato , in occasione dell’opening di Byline Photo, per una lunga videointervista: un racconto in soggettiva che mette insieme memoria intime, nostalgie, riflessioni sulla fotografia e spunti teorici. Ne è venuto fuori un piccolo documentario, firmato dal nostro Marco Aprile, in cui si mescolano le immagini della mostra ad altri frammenti d’archivio. Domani, sulla home page di Artribune: un delicato ritratto filmico, dedicato a un grande fotografo e a un uomo di intensa umanità.

– Helga Marsala

www.bylinephoto.com

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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