Maggio, fioriscono le dimore nobiliari di Roma. Dopo Palazzo Borghese, giovani artisti a Palazzo Baldassini. Spazi storici e ante contemporanea, durante la fiera

Primavera inoltrata, la stagione delle fiere prosegue. Dopo la scorpacciata di appuntamenti italiani e internazionali, che hanno scandito tempi, risorse e spostamenti degli addetti ai lavori, arriva l’ultimo market-weekend italico, prima dell’estate. Quello capitolino, siglato Roma Contemporary. Noi, col dovuto anticipo, abbiamo già cominciato a segnalarvi un po’ di iniziative che faranno da contorno alla […]

Primavera inoltrata, la stagione delle fiere prosegue. Dopo la scorpacciata di appuntamenti italiani e internazionali, che hanno scandito tempi, risorse e spostamenti degli addetti ai lavori, arriva l’ultimo market-weekend italico, prima dell’estate. Quello capitolino, siglato Roma Contemporary. Noi, col dovuto anticipo, abbiamo già cominciato a segnalarvi un po’ di iniziative che faranno da contorno alla fiera di Testaccio. Vi abbiamo detto di palazzo Borghese e dell’inedito progetto legato all’arte contemporanea, che nei giorni della kermesse prenderà vita tra i saloni della splendida dimora nobiliare. E adesso, un’altra anticipazione, per un altro spazio storico, sempre nel centro della Capitale. Stavolta parliamo di Palazzo Baldassini, gioiellino cinqucentesco situato a pochi passi dal Pantheon, progettato da Antonio da Sangallo il Giovane. Qui, dal 1951, ha sede l’Istituto Luigi Sturzo, impegnato in un lavoro di conservazione, tutela e valorizzazione dei patrimoni culturali documentari.
E qui, tra il 22 e il 27 maggio prossimi, Valentina Ciarallo curerà Extra Spirito, collettiva costruita intorno ai concetti di memoria, identità , futuro. Gli artisti? Tutti italiani, tutti di media generazione: Francesco Arena, Michele Bazzana, Silvia Camporesi, Alessandro Cicoria, Nicola Pecoraro, Luana Perilli, Giuseppe Pietroniro, Marco Raparelli, Giuseppe Stampone, Elisa Strinna. L’idea è quella di stabilire un confronto creativo con la funzione e la storia dell’edificio, indagando percorsi e residui della memoria individuale e collettiva. Attraverso la lettura del passato, condotta in dialogo con le dinamiche del presente, si proverà ad abbozzare le linee – timide o audaci, razionali o visionarie, intricate o essenziali – di una possibile visione del futuro.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, editorialista culturale e curatrice. Ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a lungo,…

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