Milano Updates: schematico primo resocontino su come-sta-andando MiArt. Dieci pareri per dieci galleristi: tentiamo di capire le tendenze del nuovo corso della fiera
Abbiamo abbozzato un primo giro tra i galleristi della diciassettesima edizione di MiArt, la prima diretta da Frank Boehm. Un percorso soprattutto tra le gallerie emergenti (ma non solo) per capire che aria tira sul mercato in un periodo di tosta crisi economica (ma soprattutto di grande incertezza fiscale). Ecco le primissime reazioni, così: schematicamente. […]
Abbiamo abbozzato un primo giro tra i galleristi della diciassettesima edizione di MiArt, la prima diretta da Frank Boehm. Un percorso soprattutto tra le gallerie emergenti (ma non solo) per capire che aria tira sul mercato in un periodo di tosta crisi economica (ma soprattutto di grande incertezza fiscale). Ecco le primissime reazioni, così: schematicamente.
Marie-Laure Fleisch
Bene soprattutto i contatti. Da questo punto di vista lo scorso anno avevo pianto…
Lorenzo Poggiali
Potrebbe andare molto peggio. Certo se ieri sera una grossa conferma non mi fosse stata annullata con una telefonata in extremis proprio mentre stavo cenando sarebbe stato molto meglio.
Renata Bianconi
Venerdì non viene tanta gente, ma è gente motivata a venire. Ecco perché dico che oggi è una giornata in cui si è decisamente “lavorato”.
Jacopo Jarach
Sono pieno di bollini rossi, Milano mi porta decisamente fortuna. Ho fatto bene a dare fiducia a Frank Boehm. Ottimo per me mescolare moderno e contemporaneo anche se molti non sono d’accordo.
Carlo Madesani – Galleria Camera 16
Incrociamo le dita, ma sta andando.
Thomas Brambilla (nella foto)
Sono davvero sorpreso ho venduto un pezzo importante e parecchi contatti
Federico Luger
Non abbastanza per pagarsi le spese. Ho venduto dei lavori piccoli di Gianni Pettena ma bisogna fare di più…
I Carasi – The Flat
Ripagare le spese è dura ma abbiamo venduto a una collezionista straniera che solitamente incontriamo fuori Italia
Corrado Gugliotta – Laveronica
Oggi sono successe delle cose importanti. Anche se ho portato un progetto letteralmente invendibile.
Mimmo Scognamiglio
Ho venduto una grande opera di Peppe Perone, ma per ora è troppo poco intendiamoci. Mi sembra però che i collezionisti che lo scorso anno non c’erano ora ci siano, ma, ancora una volta, per una piazza come Milano tutto questo non è ancora sufficiente: le potenzialità sono ben altre.
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