Milano Updates: se questo è un catalogo. L’art director di MiArt, Federico Pepe, ne fa una delle sue. E “sbaglia” tutto nei tagli e nell’impaginazione del libro edito da Silvana. Ecco le foto
Cosa fareste, se foste gli organizzatori di una mostra, vedendovi consegnare un catalogo in queste condizioni? Tagli sballati, scritte che si sovrappongono, strani geroglifici, denominazioni e titoli fastidiosamente raddoppiati. Ecco, il catalogo di MiArt 2012 è tutto così: fa venire l’emicrania. Però non è un errore: è tutto voluto. Il grafico zuzzurellone che quest’anno ha […]
Cosa fareste, se foste gli organizzatori di una mostra, vedendovi consegnare un catalogo in queste condizioni? Tagli sballati, scritte che si sovrappongono, strani geroglifici, denominazioni e titoli fastidiosamente raddoppiati. Ecco, il catalogo di MiArt 2012 è tutto così: fa venire l’emicrania. Però non è un errore: è tutto voluto. Il grafico zuzzurellone che quest’anno ha cambiato faccia alla comunicazione di MiArt (sito, logo, cartellonistica), Federico Pepe, ha fatto quello che meglio sa fare, lavorare sul concetto di percezione, di caos. E caos sia, con i risultati che vedete nelle foto e sui quali possiamo confrontarci. Su brand e marchi, Pepe ci ha abbastanza convinto (anche se molti giudicano il nuovo non-logo di MiArt troppo aleatorio e difficile da ricordare), sul catalogo forse ha un po forzato la mano?
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